Partirà oggi pomeriggio al Circo Massimo “Italia a 5 Stelle”, la “tre giorni” romana del M5S. Dopo la caciara scatenata da Beppe Grillo ricca di minacce e coloriti insulti al sindaco e all’amministrazione, il tavolo tecnico convocato presso la sede del Mibact a via di San Michele, aveva infine dato parere positivo alla richiesta del Movimento per lo svolgimento del suo ‘raduno’ nazionale dal 10 al 12 ottobre. La richiesta dell’area era stata avanzata dal comico ad agosto, con l’intenzione di effettuare la kermesse anche ‘senza autorizzazione’. Il 3 settembre era poi tornato sulla vicenda con un post sul suo blog, “Marino, dacce er Circo Massimo”.
IL RADUNO – Sarà dunque un raduno pubblico che chiamerà a raccolta tutti gli eletti, gli attivisti, i simpatizzanti e i cittadini interessati a dialogare con il Movimento. Il programma definitivo della rassegna non c’è ancora, ma la scaletta prevede interventi di parlamentari e amministratori locali a 5 stelle, per discutere di fatti e obiettivi raggiunti. E sulle strategie future. Sul palco non è previsto il primo cittadino di Parma Federico Pizzarotti, ma potrebbe esserci qualche sorpresa.
LA POLEMICA – Intanto è polemica sul rapper milanese Fedez attaccato da alcuni esponenti del Pd. «Apprendo che due esponenti del Pd hanno fatto esplicita richiesta a Sky di prendere posizione riguardo al mio ruolo e alla mia presenza nel programma di ”X Factor” per aver espresso un’opinione politica al di fuori da tale contesto. Io non sono a ”X Factor” per fare propaganda e mai l’ho fatta, ma da cittadino ho le mie idee politiche e non ho nessun motivo per tenerle nascoste, il fatto che per averle espresse si chieda la mia testa ci riporta indietro di 60 anni alla censura e al fascismo». A scriverlo sulla sua pagina facebook il rapper milanese Fedez, che posta anche una foto di Mussolini e Hitler. Polemiche ha suscitato proprio la sua presenza alla tre giorni del M5s a Roma. Sul suo profilo facebook Beppe Grillo commenta: “Fatto gravissimo”. E sul suo blog ha preso le difese del rapper, autore dell’inno (anche qui non sono mancate le polemiche) dell’evento. «La libera espressione artistica non piace al Pd», si legge in un post.
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