Renzi: «Non lasceremo Roma in mano ai ladri»

Il premier torna sull'inchiesta Mafia Capitale

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Il premier Matteo Renzi è tornato sull’inchiesta Mafia Capitale annunciando la cacciata dei malviventi da Roma. “Non sappiamo se quello che emerge dipinge dei tangentari all’amatriciana o dei mafiosi, lo dirà la magistratura ma noi non lasceremo la capitale in mano ai ladri”, ha detto Matteo Renzi nel suo intervento all’assemblea dei giovani del Pd a proposito dell’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose nel comune di Roma.

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“E al tempo stesso – ha aggiunto Renzi – non consentiremo a nessuno nel Pd di mettere in discussione ciò che siamo e quanto abbiamo fatto per l’Expo, per il Mose e le nuove regole dell’autoriciclaggio. Teniamo pulito perché Roma è troppo grande e bella per lasciarla a gentaccia là fuori”.

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L’ANNUNCIO –  – “Non mi basta lo sdegno delle prime 48 ore, bisogna fare rapidamente i processi, chi è colpevole paghi fino all’ultimo centesimo e all’ultimo giorno perché non è possibile che in Italia non paghi nessuno. Ogni giorno chiederemo che si facciano velocemente i processi”, ha affermato ancora il premier dal palco dell’assemblea dei giovani dem. “Prendere una tangente è la cosa peggiore che un politico possa fare e con noi quelli hanno chiuso”.

LA LEGGE ELETTORALE – E ancora sulla legge elettorale ha precisato: “Con il premio alla lista chi arriva primo avrà 340 deputati. Il partito che vince su 100 collegi indicherà un capolista e questo costringerà ad una selezione della classe dirigente”. “In quest’ anno abbiamo vinto, cosa che il Pd non faceva spesso. Vincere non solo è bello ma dobbiamo convincere noi stessi che siamo all’altezza di una gigantesca sfida”.

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