Maugliani: «Mafia capitale? Nessuno tocchi i circoli Pd della provincia»

Polemica tra il segretario della provincia di Roma e il professor barca dopo la trasmissione Otto e Mezzo

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Il segretario del Pd provincia di Roma, Rocco Maugliani, proprio non ci sta a veder accomunato il partito della provincia con quello cittadino commissariato da Matteo Orfini. Così parte all’attacco di quanto dichiarato dal professor Barca nel corso della trasmissione televisiva di ieri ”Otto e mezzo” condotta da Lilli Gruber con ospiti Fabrizio Barca, appunto, e Paolo Mieli.

IL COMUNICATO – E’ falso, tuona con un suo comunicato, perché parlando dei circoli Pd di Roma chiusi (o di prossima chiusura?) in relazione alle vicende di Mafia Capitale si è fatto riferimento a Ostia, Fregene e Ladispoli «mettendo erroneamente tutte le realtà nello stesso calderone mediatico.» Infatti oltre che politico l’errore è anche geografico/amministrativo perché nè Ladispoli nè Fregene fanno parte del Comune di Roma. Ladispoli è un Comune a se stante di circa quarantamila abitanti che da quasi 20 anni è retto da amministrazioni di centrosinistra e  dal Pd  «che non hanno avuto e non hanno connessione alcuna con le vicende di cronaca di questi giorni».

I CIRCOLI DEL LITORALE – Anzi, prosegue Maugliani, il circolo del Pd di Ladispoli  «è uno dei più attivi e meglio organizzati della provincia di Roma e non ci sogneremmo mai di chiuderlo.» Quanto a Fregene, addirittura, il circolo del Pd non c’è nemmeno, perché si tratta di una frazione del Comune di Fiumicino e fa riferimento a Maccarese. C’è anche da dire che gli elettori di domenica scorsa hanno premiato i democratici con la conquista del Comune di Colleferro e il mantenimento dell’amministrazione di Albano e Zagarolo. E’ evidente che nella notte romana non tutti i gatti sono bigi anche se Mafia Capitale ha lambito solo alcuni amministratori Pd della Provincia come ad esempio a Sant’ Oreste e Castelnuovo di Porto. Inoltre, e forse questo è un elemento che sfugge al professor Barca, che il Pd provinciale non si identifichi tout court con quello capitolino è un dato ‘storico’ acquisito. Si pensi soltanto che la federazione provinciale, unica in Italia, ha istituito un albo degli elettori per le primarie proprio per evitare possibili inquinamenti da altre parti politiche.

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