E’ in corso di svolgimento iI congresso regionale di Legacoop Lazio nella sede dell’associazione in via Guattani a Roma al quale è intervenuto questa mattina il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che non ha risparmiato critiche alla legge di stabilità del Governo che verrà discussa dalle camere. Il presidente ha tenuto a precisare che il fulcro di questa legge è il taglio di 4 miliardi di Irpef, ma la copertura del decreto 35 è basata sull’aumento dell’Irpef delle Regioni secondo il collaudato schema per il quale «da una parte si dà e dall’altra si prende.»
E’ evidente che il nodo fondamentale resta quello della sanità per la quale la Regione sta pensando a una rimodulazione del ticket che permetta a tutti di entrare nel sistema sanitario pubblico in maniera migliore di quanto avviene oggi. Ma secondo Zingaretti questo rimane un obiettivo di difficile realizzazione. «Ho preso l”impegno di abbassare la curva del disavanzo – ha aggiunto il presidente- ma questo non lo possiamo fare solo chiudendo strutture. Spesso le strutture chiuse male fanno anche più danni».
Per quanto riguarda i pagamenti della Regione alle aziende si prevede che entro il 2014 verranno effettuati a 120 giorni sostenendo così il mondo dell’economia e della cooperazione ed eliminando una volta per tutte il «ricatto dell’insolvibilità». Parlando poi della cooperazione ne ha sottolineato il peso rilevante per l’economia, ma occorre «uno sforzo culturale e politico per chiudere la stagione dei tagli lineari e della sussidiarietà sbagliata dove lo Stato scappa e lascia ai volontari la gestione del sociale.»
Al congresso che confermerà Paola Menetti alla presidenza per altri quattro anni hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore regionale alle Politiche sociali e Sport, Rita Visini, il presidente del Consiglio comunale, Mirko Coratti, il capogruppo del Pd in Campidoglio, Francesco D’Ausilio, oltre ai candidati alla segreteria romana dei Democratici, Tommaso Giuntella e Lionello Cosentino.
L’assemblea era stata aperta dal presidente di Legacoop sociali Lazio, Pino Bongiorno, che ha lanciato un appello alle istituzioni e in particolare all’amministrazione comunale:«Superata la fase delle emergenze nel 2014 – ha detto- dobbiamo aprire un ciclo riformatore che faccia del welfare un motore metropolitano. La città si sta spegnendo, è stanca e trasandata, spesso nemica, guarda poco ai propri cittadini, con uno scarto tra i propri monumenti in centro e la situazione degli abitanti delle periferie.» Per Bongiorno, quindi, “la politica deve recuperare un pensiero lungo, con una visione della società. Il correre sempre dietro le emergenze e la ricerca del consenso, con l”orizzonte di un solo mandato elettorale, rende la politica incomprensibile con un ritorno negativo su tutti i cittadini».