Regione Lazio, polemica Zingaretti-5Stelle sui tagli alle aziende

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«Al Consiglio regionale del Lazio il Movimento 5 Stelle presenta oltre 1000 emendamenti e fa ostruzionismo contro il taglio delle società regionali. Noi tagliamo le poltrone, loro le difendono». Lo scrive sul proprio profilo Facebook il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti nel corso di una polemica per niente celata con gli esponenti “a 5 stelle” della Regione Lazio. In mattinata infatti il M5S Lazio ha annunciato in una nota «l’inizio della seconda fase “ostruzionista” in via della Pisana attraverso l’attivazione di strategie di voto con lo scopo dichiarato di aiutare la Regione Lazio a scongiurare il crack» spiega la capogruppo Silvana Denicolò: «Siamo stati costruttivi sin dal nostro arrivo in Regione, ma abbiamo dovuto affrontare l’ostilità dei vari partiti non inclini a soddisfare le esigenze dei cittadini.

I Cinque stelle passano dunque all’«uso massivo dell’emendamento come leva nella coscienza della maggioranza. Ieri Zingaretti ha annunciato urbi et orbi che aumenterà per un’altra volta l’aliquota dell’Irpef più cara d’Italia e che opererà alcuni tagli». I Cinque stelle chiedono innanzitutto di bloccare l’istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile. «Noi del M5S Lazio, così come alcuni esponenti del Pd di altre regioni, crediamo che sia l’ennesimo baraccone inutile pagato da tutti per far lavorare i pochi. Un’agenzia non serve a nulla, soprattutto avendo le adeguate risorse già nei ranghi dei dipendenti regionali, basta riorganizzare». I grillini presenteranno perciò oltre mille emendamenti su questa legge «più altrettanti per la legge sul riordino delle società regionali, scritti da noi e non con un software come fanno altri, li sottoporremo ai colleghi consiglieri sperando che condividano il nostro spirito costruzionista e il desiderio di risparmio e di non sentirsi responsabili di un futuro rimpianto».

Intanto però la Regione e la maggioranza della Pisana vanno avanti con il riordino delle aziende regionali: «Si tagliano le poltrone e si chiudono le imprese che, invece di portare sviluppo, sono diventate un fardello» ha detto mercoledì il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, intervenendo all’assemblea dei delegati di Legacoop, a Roma. «Il sistema delle imprese regionale è antiquato e obsoleto- ha aggiunto Zingaretti- siamo la 142esima regione europea negli indici di competitività nonostante per il Pil siamo i secondi in Italia». Insomma la battaglia è in pieno svolgimento, e i cinque stelle sembrano appena all’inizio. Anche dalla Regione Lazio però, sembra muoversi più di qualcosa nella direzione del cambiamento.

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