La Ecofer smentisce tutto e difende tutto il suo operato.
«Apprendiamo che la Soprintendenza per i Beni culturali e per il Paesaggio di Roma avrebbe chiesto la ”sospensione della costruzione della terza vasca del sito” – si legge in una nota – perché sarebbe stata ”constatata l”effettuazione abusiva di movimenti di terra” nell”area della discarica.
La società aggiunge poi che «tutte le attività che si svolgono nell”area dell”impianto sono state regolarmente autorizzate e anzi sono imposte dalle autorizzazioni rilasciate nell’anno 2003, in particolare per quanto riguarda lo scavo e quindi l’accumulo di terra all”esterno che è indispensabile a rendere il fondo della cava impermeabile e soprattutto per ripristinare il paesaggio una volta riempita la cava. Tutto ciò è stato già’ rappresentato durante e dopo l”ispezione svoltasi nell”ottobre scorso. Le attività”sono quindi perfettamente rispondenti alla tutela dell”ambiente e a quella del paesaggio- conclude la Ecofer- secondo il progetto originario e non hanno nulla a che fare con la ormai tramontata utilizzazione del sito per i rifiuti di Roma».
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