E’ stata una mattinata impegnativa quella che Nicola Zingaretti ha dovuto affrontare sulla sanità con un problema di non facile soluzione. Infatti il Lazio rischia una decurtazione del fondo sanitario per diverse decine di milioni a causa di quella che il presidente definisce «una ingiustizia» dovuta a un errore di valutazione sulla popolazione residente nella regione. L’errore è lo stesso di alcuni anni fa quando venne assunto come unico criterio per la popolazione quello dei dati del censimento Istat che secondo Zingaretti non coincide con i dati anagrafici dei Comuni per un numero considerevole di cittadini. L’ipotesi formulata dalla ministra Lorenzin prevede un taglio immediato di circa 106 milioni nel riparto del Fondo sanitario nazionale in discussione in queste ore nella Conferenza Stato-Regioni.
«Ci sono anche altre Regioni che segnalano casi del genere- ha aggiunto Zingaretti – ma non nella proporzione in cui si verifica nel Lazio perché più della metà degli abitanti sta in una metropoli e quindi la percentuale di scostamento cresce proprio per la dimensione urbana della residenziali rispetto dati del censimento». Nella lettera immediatamente inviata a Beatrice Lorenzin il presidente scrive «Come è noto il dato più recente di ”popolazione legale” è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale numero 209 del 18 dicembre 2012, sulla base dei dati del censimento generale della popolazione del 2011. È altrettanto risaputo che il dato della popolazione censita deve essere confrontato con quello della popolazione residente registrata presso gli uffici anagrafici di ciascun Comune. Lo scarto tra le due informazioni è già stato in passato oggetto di profonda discussione stante la marcata differenza tra il dato proveniente dall’anagrafe comunale di Roma (2.885.272 residenti al 31 dicembre 2011) ed il dato della popolazione legale (2.617.175 alla data del 9 ottobre 2011)». Per Zingaretti è disponibile un terzo dato, di fonte Istat, e cioè l’indagine “Posas” che aggiorna continuamente il dato della popolazione. Anche in questo caso, al primo ottobre 2011, il dato da Istat è di 5.764.421 residenti per il Lazio a fronte di un dato da censimento 2011 di 5.502.886. Con uno scostamento di 260 mila residenti per la regione e di quasi 160 mila per il Comune di Roma.
Nel commentare poi la nomina del subcommissario alla sanità Renato Botti Zingaretti ha parlato di una scelta “intelligente” superando le iniziali perplessità che questa nomina aveva suscitato. Infine la notizia è che Medici e odontoiatri abusivi e senza titoli non avranno più scampo grazie al protocollo d’intesa sottoscritto oggi tra il governatore e i presidenti dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri delle provincie del Lazio. L’accordo ha una durata triennale e prevede, oltre ad una consultazione periodica, la condivisione di banche dati relative a titoli di studio e certificati di specializzazione. Inoltre verrà sviluppata un’applicazione informatica per consentire all’utente di avere una mappatura precisa della dislocazione degli studi medici e odontoiatrici. Così sarà possibile creare un sistema per la diffusione di un Qr-Code da apporre all’uscita da ogni studio che ne certifichi la regolarità amministrativa e professionale.
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