Regione, battaglia per l’aumento dell’Irpef

Al vaglio l'ipotesi di un incremento dello 0,6%. I sindacati si schierano contro. Si apre il confronto

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«I lavoratori, i pensionati, le famiglie dell”intero territorio regionale, già duramente colpito dalla crisi tra licenziamenti, cassa integrazione e disoccupazione e pensioni al limite della sopravvivenza, non sono assolutamente nelle condizioni di sopportare nessun ulterirore aumento delle tasse locali. Incrementare dello 0,6% l”addizionale Irpef, come intende fare la Regione, significa prelevare dalle tasche dei lavoratori e dei pensionati, in totale, all”incirca 200 milioni di euro annui».

Così, in una nota, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Roma e del Lazio Claudio Di Berardino, Mario Bertone e Pierpaolo Bombardieri. “Siamo convinti che esistano altri modi per recuperare risorse evitando di gravare sui contribuenti gia” colpiti da un sistema di tassazione tra i piu” alti d”Italia- proseguono- Basta operare scelte diverse, e dunque: ulteriori tagli ai costi della politica, nuovi interventi di razionalizzazione per enti e societa”, l”eliminazione delle consulenze, la revisione del sistema degli appalti.

Rivolgiamo pertanto un ultimo appello al presidente Zingaretti, al vicepresidente Smeriglio e all”intera giunta regionale del Lazio nonche” a tutti i gruppi consiliari affinche” scongiurino questo ulteriore balzello che suonerebbe come una punizione per i cittadini del Lazio”. “L”assenza di un ravvedimento da parte della Regione- aggiungono- equivarrebbe anche a stracciare il protocollo sulle relazioni sindacali. Cgil, Cisl e Uil non lasceranno da sole persone e famiglie e reagiranno a questa ingiustizia con una dura lotta».

 

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