Maxxi, la Regione Lazio esce dal consiglio di amministrazione

L'aumento dei contributi per il 2014 passa da 500mila euro a un milione. Il no regionale a causa delle ristrettezze economiche

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La Regione Lazio uscirà dal Cda del Maxxi poiché ha deciso di non aumentare il suo contributo annuale. Secondo la Regione infatti le finanze attuali non lo permetterebbero. Un’altra brutta notizia su quello che ormai potrebbe essere definito il “Maxxi” museo delle polemiche. Prima quelle sugli stipendi e le retribuzioni del suo presidente, l’ex ministro per i beni culturali Giovanna Melandri, poi i giudizi e i nasi storti sulla direzione artistica in versione “internazionale” affidata al cinese Hou Hanru.

La recente presentazione dei dati 2013 per mostrare che il lavoro svolto è stato buono non ha evidente sortito gli effetti attesi: neanche il 40 per cento di visitatori in più nel 2013, pari a 300.000 visitatori e 272 mostre, hanno persuaso la Regione Lazio. La presidente Melandri aveva fortemente invitato la Regione guidata da Nicola Zingaretti dicendo «saremo felicissimi di averela tra i soci del Maxxi, fino al 2013 hanno contribuito con 500 mila euro l’anno, ma d’ora in poi la quota minima è di un milione di euro».

La proposta, giunta nei giorni scorsi sul tavolo del presidente Zingaretti ha finalmente ottenuto risposta, anche con una nota ufficiale della Regione che ha spiegato: «Nei mesi scorsi la Regione Lazio ha già valutato con grande attenzione l’opportunità di aumentare la propria quota di partecipazione nel museo Maxxi di Roma, che permetterebbe tra l’altro l’ingresso nel cda. Ma la complessa condizione economica e finanziaria dell’amministrazione regionale non ci consente di procedere su questa strada».

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