Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato con 39 voti favorevoli e un astenuto la proposta di legge 128 della Giunta, che sostanzialmente proroga le norme di salvaguardia che tutelano il territorio, in attesa della definitiva approvazione del Piano territoriale paesistico regionale. Con questo provvedimento, la Regione avrà tempo un altro anno, fino al 14 febbraio 2015.
EMENDAMENTI – Nel corso della discussione in aula (che ha visto respinti un emendamento e altrettanti subemendamenti del Movimento 5 stelle) è stato approvato un emendamento proposto dall’assessore all’Urbanistica, Michele Civita, per mettere ulteriormente al riparo le amministrazioni dal rischio di un vuoto normativo che potrebbe essersi generato dal 15 febbraio (giorno in cui è ”scaduto” il vecchio Ptpr) a oggi. L’articolo 1 bis evidenzia che “i provvedimenti di autorizzazione paesaggistica di cui all’articolo 146 del dlgs 42/2004 (codice dei Beni culturali e del paesaggio) e di accertamento di compatibilità paesaggistica di cui all’articolo 167 dello stesso dlgs emessi dalle amministrazioni competenti dalla data del 15 febbraio 2014 e fino a quella di entrata in vigore della presente legge, restano privi di effetti se in contrasto, in riferimento ai beni paesaggistici di cui all’articolo 134, comma 1, lettere a e b, con le misure di salvaguardia temporanea di cui all’articolo 21 comma 1 della legge regionale 24/118 e successive modifiche e, relativamente ai beni paesaggistici di cui al medesimo articolo 134, comma 1 lettera c, del dlgs 42/2004, con le misure di salvaguardia di cui all”articolo 23 bis della legge regionale 24/1998 e successive modifiche”.
RETROATTIVITÀ – È stato accolto anche un emendamento dei grillini che dà alla legge un’efficacia retroattiva al 14 febbraio 2014, sempre per la questione della vacatio legis. Inoltre, i consiglieri del M5S, come forma di protesta, hanno voluto ”regalare” all’assessore Civita una casa costruita “in pieno abuso edilizio” con mattoncini Lego. Parere favorevole pure a un odg del Movimento 5 stelle che impegna Zingaretti “a completare le controdeduzioni in collaborazione con il ministero del beni e delle Attività culturali e del Turismo nel minor tempo possibile e in modo tale da predisporre la versione da portare all’approvazione del Consiglio regionale entro il 14 febbraio 2015; a non presentare quindi più nessuna proroga all’approvazione del Ptpr; a non avvalersi, dopo l’approvazione del Ptpr, della facoltà di sub delega ai comuni della Regione per tutto quello che riguarda il livello di tutela dei beni paesistici”.
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