Regione Lazio, protesi ortopediche a peso d’oro e poca chiarezza

La Asl Roma G ha bloccato l'acquisto dei preziosi materiali ortopedici, considerati troppo costosi

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Le vie della sanità laziale sono infinite ma spesso anche infinitamente costose senza che siano ben chiare le motivazioni per cui si debba spendere il doppio di quanto altri pagano. Fuor di metafora oggi vogliamo segnalare un esempio molto concreto, tanto concreto da sfiorare uno scandalo da sprecopoli. Parliamo di protesi ortopediche quelle, tanto per intenderci, che vengono applicate all’anca o al ginocchio per processi di artrosi galoppante o traumi che non riguardano solo vecchi decrepiti ma anche persone attive e produttive.

PROTESI ALL’ANCA FINO A 4600 EURO – Succede allora che una protesi all’anca al San Filippo Neri costi minimo 2854 euro sino a superare i 4600 euro, in ragione della qualità dei materiali scelti. La stessa protesi, della stessa qualità e con gli stessi materiali, alla azienda sanitaria Roma H (quella dei Castelli e del litorale tanto per intenderci) costa da un minimo di 1600 ad un massimo di 2300 euro che a conti fatti significa la metà. Indagando abbiamo scoperto che il direttore della Farmacia del San Filippo, cui è delegato anche l’acquisto delle protesi, aveva indetto una gara nel dicembre 2012 e una successiva agli inizi del 2013 per l’acquisto – è il caso di dire – dei preziosi materiali ortopedici. Si è così ufficializzato un costo che evidentemente ha fatto scuola perché perché il Policlinico acquista le stesse protesi allo stesso prezzo del San Filippo per via diretta e senza gara alcuna. Sulla stessa via stava andando l’Azienda sanitaria Roma G, ma qualche fondato dubbio deve aver indotto il direttore della G a bloccare l’acquisto di quelle protesi a quel prezzo per decine di migliaia di euro.

QUANTO SPENDE LA REGIONE LAZIO – Non abbiamo elementi sufficienti per stabilire quanto spenda annualmente la Regione per questi prodotti, ma abbiamo l’esempio di uno scandalo nazionale che alla Regione Lazio, per ammissione del governatore Nicola Zingaretti, è costato 60 milioni. Parliamo di quel prodotto utilizzato per gravi patologie oftalmiche (il Lucentis) della Roche e e Novartis, le due aziende che riuscirono a mettere fuori mercato l’Avastin che costava infinitamente meno. Allora ci pensò l’Autorità nazionale antitrust a bastonare le due multinazionali con multe di decine di milioni, ma nel caso che la nostra denuncia (salvo smentita che ci auguriamo rapida) si rivelasse fondata, chi bastonerà i responsabili di questo eventuale spreco? E soprattutto chiediamo al Governatore di far appurare dai suoi uffici una situazione che presenta aspetti poco trasparenti (CONTINUA).

LA RETTIFICA – Egregio Direttore Editoriale , Dr. Giuliano LONGO,

nei giorni scorsi sul giornale “Cinque” da Lei diretto sono comparsi due articoli sulle protesi ortopediche che chiamano in causa il San Filippo Neri e le gare che la nostra Azienda ha aggiudicato per l’acquisto dei presidi in questione. In particolare viene affermato che “una protesi d’anca al S. Filippo Neri costa minimo 2854 € sino a superare i 4600 … la stessa protesi alla azienda sanitaria Roma H … costa da un minimo di 1600 a un massimo di 2300 euro che a conti fatti significa la metà H. E’ evidente che il lettore ricava l’impressione che o il S. Filippo non sa comprare o, peggio, qualcuno ci lucra sopra. La verità è tutt’altra e merita una spiegazione tecnica che l’incauto e inesperto articolista avrebbe dovuto richiedere anticipatamente. Come esempio è necessario ricorrere ad un altro tipo di protesi, quella di spalla, perché è l’unica per la quale le gare del S. Filippo Neri e della Roma H hanno ditte aggiudicatarie in comune, e sono quindi confrontabili, a differenza che per l’anca. Se si vuole azzardare un confronto, questo deve prendere in considerazione i singoli componenti delle protesi: ad esempio, nel caso delle spalla, la componente omerale (la parte convessa dell’ articolazione) e quella glenoidea (la parte concava). In questo caso, il S. Filippo paga le due componenti (che sono dettagliate nella aggiudicazione) € 2350 complessivamente e la Roma H paga € 1.989 un “sistema” che può essere “impiantato con la glena”, che è evidentemente esclusa dal costo riportato. Quale è l’importo totale?? In un altro caso, la somma delle componenti (protesi completa) costa al S. Filippo € 3209, alla Roma H una cifra compresa tra 2.100 e 3.511 €, ma non si sa cosa compra (manca il dettaglio). Qualcuno lo ha già detto, non si possono confrontare le pere con le mele ….. Peraltro, la complessità di questi paragoni è già spiegata nella nota dell’ Ufficio Stampa della Regione, i cui Uffici competenti per gli acquisti di farmaci e presidi hanno grande fiducia (chiedere per credere) nella competenza e nella onestà dei professionisti del S. Filippo Neri coinvolti nelle procedure di acquisto. Chiedo pertanto che il giornale da Lei diretto pubblichi una rettifica delle gratuite ed offensive affermazioni fatte e invio distinti saluti.

Lorenzo Sommella

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