Regione Lazio, nuovo lavoro coi 4 miliardi del patto per la crescita

Il risultato della concertazione avviata a settembre porterà sul territorio 2,4 miliardi da fondi Ue e fondo nazionale sviluppo e coesione, e 1,6 miliardi dai fondi regionali

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In arrivo dalla Regione Lazio 4 miliardi per la crescita e l’occupazione del territorio fino al 2018. Le risorse sono contenute nel Patto per lo sviluppo e il lavoro siglato oggi dal governatore Nicola Zingaretti e i rappresentanti di 23 associazioni di categoria. Le risorse arrivano per 2,4 miliardi dai fondi Ue e dal fondo nazionale di sviluppo e coesione, e per 1,6 miliardi dai vari bilanci regionali. L’accordo, frutto di un lavoro di concertazione iniziato a settembre, contiene dieci scelte attraverso le quali la Regione punta a intervenire sui fattori di rallentamento della competitività che possono essere rivisti e integrati nei prossimi mesi: nuovi strumenti per l’accesso al credito; politiche di sostegno al sistema produttivo (startup, internazionalizzazione e reti d’impresa); opportunità e diritti per il lavoro; la sostenibilità come asse dello sviluppo: ambiente, energia, economia del mare; più forza alla conoscenza: formazione professionale, ricerca, diritto allo studio; una nuova rete per le politiche sociali e sanitarie; il rilancio del sistema della mobilità e delle infrastrutture; la buona agricoltura per tornare a crescere; l’Agenda digitale del Lazio; valorizzare cultura e turismo: Expo 2015.

LE PAROLE DI ZINGARETTI – Con il Patto per il lavoro e lo sviluppo, ha detto il presidente della Regione Nicola Zingaretti, «abbiamo l’ambizione di dar vita a un riformismo che non si chiude nelle stanze del potere, ma produce concertazione decidente, una sorta di leadership collettiva capace di guidare il Lazio nella competizione globale. Da solo nessuno ce la fa, si rischia di fare poco e male». Secondo Zingaretti inoltre «è tempo di creare lavoro vero, abbiamo lasciato alle nostre spalle una situazione della quale bisognava molto spesso vergognarsi, piena di debiti, che pagava i creditori, quando andava bene, dopo mille giorni. Ora la fase del risanamento è avviata, abbiamo recuperato molte risorse europee, ora tutti insieme abbiamo individuato 10 sfide per tornare a creare lavoro e competitività, quindi Agenda digitale, sostegno alla pmi, sostegno ai giovani, siamo la prima Regione italiana che renderà fruibile il programma di garanzia giovani, 137 milioni di euro, per accompagnare i ragazzi e le ragazze e introdurli al mondo del lavoro». Il governatore ha sottolineato poi che attraverso il Patto siglato oggi «torniamo ad avere una visione e questo è molto importante perché è condivisa da artigiani, commercianti, imprenditori forze del lavoro e del sindacato, in una Regione che sta cambiando e vuole essere molto più vicina alle persone».

VASTA PARTECIPAZIONE ISTITUZIONALE – Alla firma del Patto, insieme al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, hanno partecipato tra gli atri il suo vice Massimiliano Smeriglio, gli assessori Sonia Ricci (Agricoltura), Guido Fabiani (Attività produttive), Fabio Refrigeri (Infrastrutture), e il presidente del Consiglio regionale, Daniele Leodori. I firmatari del patto sono stati Abi, Agci, Ance Lazio-Urcel, Casartigiani, Cdo, Cgil, Cia, Cisl, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confprofessioni, Confservizi, Crul, Federlazio, Legacooperative, Ugl, Uil e Unindustria.

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