Dalla Regione Lazio in arrivo il più grande piano scolastico contro l’omofobia. E’ stato infatti annunciato il 3 giugno scorso con un grande incontro di ragazze e ragazzi delle scuole che hanno partecipato ai progetti contro l’omofobia e per la memoria. «Lo lanceremo l’anno prossimo – ha detto il presidente della Regione Nicola Zingaretti – e il bando uscirà nei prossimi giorni. Vogliamo coinvolgere gli studenti di oltre 40 scuole in tutto il Lazio. Nessuno deve vivere nel timore di ciò che è. La radice della discriminazione è l’ignoranza e la scuola deve insegnare il rispetto di tutti».
L’INIZIATIVA DELLA REGIONE LAZIO – Per Zingaretti giornate come queste «sono bellissimi segnali- scrive Zingaretti sul suo sito – significa che finalmente la nostra istituzione sta tornando di chi deve essere, cioè delle persone, dei ragazzi e dei cittadini». Oltre 400 studenti per il progetto anti-omofobia promosso dal Gay Center, ‘Laboratorio rainbow’. I ragazzi e le ragazze delle scuole medie e superiori hanno realizzato dei video contro omofobia e transfobia che sono straordinari: dietro ognuno di questi c’è un lavoro bellissimo fatto di discussioni e confronto. Sono in tutto 16 i corti che hanno partecipato al concorso.
ECCO I NOMI DEI VINCITORI – «Abbiamo premiato i vincitori – ha ricordato Zingaretti – il primo posto è andato a “Mai Mai”, il corto realizzato dai ragazzi del liceo Rousseau. Il secondo, invece, a “Stop Bulling”, che è stato realizzato dagli studenti della scuola media Moscati. Il terzo posto, infine, è andato ai ragazzi dell’istituto tecnico industriale Armellini, per “Talking Walls”». La votazione online e la giuria. I corti sono stati votati on line da oltre 5 mila persone e visualizzati da oltre 40 mila. Oltre che attraverso il voto online, i corti sono stati valutati anche da una giuria di qualità composta da: Andrea Occhipinti, produttore, Ivan Cotroneo, scrittore e sceneggiatore, dalle star del web “The Pills”,dalla cantante Baby K, da Pier Ferrantini, cantante dei Velvet, dall’attrice Nina Torresi e da Teresa Manes, la madre di Andrea, il ragazzo che si tolse la vita nel novembre del 2011 al liceo Cavour proprio a causa degli attacchi omofobi dei suoi compagni di scuola.
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