Inizia dalla Regione Lazio il viaggio del Governo nelle macchine amministrative degli enti locali. Oggi il ministro della Pa, Marianna Madia, è stata ricevuta dal governatore Nicola Zingaretti nella sede di via Cristoforo Colombo, a Roma, per un confronto durato circa un’ora. Nel corso del faccia a faccia Zingaretti ha illustrato quanto fatto da un anno dal suo insediamento: dalla riduzione dei costi della politica al dimezzamento delle direzioni regionali, fino all’introduzione della fatturazione elettronica.
IL CONFRONTO CON IL MINISTRO – «Ci ha fatto un immenso piacere la sensibilità del ministro che ha voluto inaugurare la sua voglia di aprire i canali di ascolto e confronto con gli enti locali dalla nostra Regione- ha detto Zingaretti- Abbiamo raccontato al ministro gli sforzi enormi che stiamo facendo e che abbiamo fatto in questo anno per cambiare la nostra Regione a partire da il taglio e la razionalizzazione dei costi della politica ma anche l’efficientamento della macchina amministrativa e su alcune sfide lanciate negli ultimi mesi anche di tentare di diventare una Regione guida nel nome della strasparenza, dell’efficientamento ed anche della lotta alla corruzione».
L’IMPORTANZA DELLA FATTURAZIONE ELETTRONICA – «Cito tra tutte la fatturazione elettronica- ha aggiunto Zingaretti- perché purtroppo il Lazio aveva anche tra i tristi primati quello di essere una Regione ad alto rischio di corruzione e proprio sui pagamenti addirittura di un utilizzo illegale di questa normale pratica delle pubblica amministrazione con le doppie fatturazioni. Su questo ci siamo riusciti, su altre sfide non molleremo perché crediamo che il nostro modo di aiutare questo Paese sia innanzitutto quello di fare il nostro dovere e quindi di riconsegnare fra qualche anno una Regione che sull’innovazione, cioè sulla sua capacità di cambiare e di aprirsi davvero ritorna ad essere una Regione pilota».
IL CAMBIAMENTO – Secondo Zingaretti, infine, «le realtà locali e le Regioni devono ognuna preoccuparsi di fare ognuna il proprio dovere per essere in sintonia su questa sfida. Era difficile poter dire dopo un anno che il Lazio cambia, visti i punti di partenza del famoso documento della Corte dei conti che ci ricordava che il Lazio era fallito. Però ora possiamo cominciare a dirlo: il Lazio sta cambiando e la visita del ministro per noi è un grande incoraggiamento a continuare su una strada che noi abbiamo molto voluto portare avanti in questi mesi».
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