Regione Lazio, la nuova legge sul commercio che ne elimina 6

Presentato dal presidente Zingaretti e dall'assessore Fabiani il documento di semplificazione, decentramento e innovazione

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Semplificazione, decentramento, innovazione. Sono i cardini intorno a cui ruota la il nuovo Testo Unico Regionale del Commercio e a presentarne le linee guida il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e dall’assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, Guido Fabiani.

ATTESA DA 10 ANNI – Una riforma attesa da oltre 10 anni che semplificherà la vita di cittadini e imprese, ponendo le condizioni per trasformare, innovare e rilanciare un settore economico strategico per la nostra regione. Il Testo – che una volta approvato dalla Giunta entro il 29 luglio passerà all’esame del Consiglio Regionale – raccoglie e razionalizza organicamente tutte le disposizioni sul settore, riunificando e abrogando 6 leggi regionali approvate in tempi diversi e riducendo da oltre 300 a 124 gli articoli che regolano la materia.

ALCUNE NOVITÀ DELLA LEGGE – Tra le novità illustrate dal presidente Nicola Zingaretti «l’obbligo per i grandi centri commerciali di avere o un’ambulanza o un punto di primo soccorso, così come esiste nei grandi momenti di aggregazione come i concerti, e soprattutto si tuteleranno forme particolari. Facciamo un fondo straordinario per i negozi storici, per evitare che nei nostri borghi e Centri storici perle del commercio vengano chiuse magari per problemi economici. Quindi è un altro impegno mantenuto, continueremo nell’ascolto, entro la fine di luglio approveremo il testo in Giunta, da settembre parte la sfida del Consiglio, ma è un altro segno che il Lazio sta cambiando profondamente la sua fisionomia».

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