Regione Lazio, arrivano 400 milioni in più per la sanità

Soddisfazione del presidente Nicola Zingaretti che ha commentato positivamente il risultato della ripartizione del fondo sanitario nazionale

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Al Lazio «è stato riconosciuto quanto dovuto e quindi avremo circa 400 milioni in più» nel riparto del fondo sanitario nazionale tra le regioni. Sono le parole del presidente della Regione Lazio dopo le decisioni sulla ripartizione dei fondi per la sanità. «È una bella vittoria- prosegue Zingaretti- ed è un bel rapporto quello tra le regioni che hanno ammesso un errore fatto. Grazie a questo riparto il Lazio corre verso la fine del commissariamento. Oggi- conclude – è un’altra giornata straordinaria che cambia tutto». «È stato fatto un ottimo lavoro perché le Regioni hanno prodotto un punto di equilibrio importante. Siamo molto contenti perché si è riconosciuto il valore delle nostre considerazioni sui dati della popolazione».

IL PARERE DELLA PISANA – Soddisfazione è stata espressa anche dal consigliere regionale Pd e vicepresidente della Pisana Massimiliano Valeriani: «Il riconoscimento della legittimità della battaglia politica e di principio, intrapresa dall’amministrazione regionale per il riparto del fondo sanitario 2014, incassa oggi una grande vittoria con la conferma ricevuta dalla Conferenza Stato-Regioni, che attribuisce al Lazio 400 milioni di euro in più».
«Si tratta di risorse preziose – conclude Valeriani – per la sanità regionale e per la realizzazione di servizi per i cittadini».

LA CONFERENZA DELLE REGIONI – Infine anche il presidente della conferenza delle regioni appena eletto, Sergio Chiamparino ha commentato positivamente la decisione, riconoscendo a regioni come il Lazio un ruolo di prim’ordine nella decisione. «Grazie al grande lavoro fatto ieri dagli assessori abbiamo chiuso il riparto del fondo sanitario. Credo sia la prima volta che le Regioni lo approvano senza una iniziativa del governo. Si tratta, prosegue, di un «messaggio importante al governo per la prosecuzione del confronto e una prova di grande equilibrio delle regioni. Anche quelle che avevano ragioni per puntate i piedi, come Lazio, Liguria e Calabria hanno agevolato l’intesa».

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