“Mi fa piacere comunicare che allo stato attuale, in base alle risultanze dell’indagine condotta nel mese di agosto, non sono stati segnalati casi accertati di tbc polmonare attiva nei migranti presenti negli edifici occupati a Roma. La direzione salute e integrazione socio-sanitaria della Regione ha seguito costantemente l’evolversi della situazione, dando indicazioni precise alle aziende, già lo scorso 17 luglio, per assicurare un’adeguata assistenza sanitaria agli stranieri ospitati nelle strutture di accoglienza della nostra regione, in seguito all’operazione Mare nostrum”.
COSA DICE L’ASSESSORE – Cosi’ l’assessore regionale Concettina Ciminiello rispondendo alla Pisana a un’interrogazione di diversi esponenti del Movimento 5 stelle. “Il 7 agosto- ha continuato- è stata invece emanata una nota con cui sono state date le indicazioni per organizzare le attività di carattere sanitario e di controllo capillare sullo stato di salute dei migranti ospitati. L’indagine epidemiologica è stata affidata all’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto alle malattie della povertà. Lo studio ha coinvolto 1.183 migranti, le visite hanno riscontrato prevalentemente patologie dermatologiche (il 56%), malattie a carico del sistema respiratorio (20%) e poi patologie dell’apparato digerente.
PERCENTUALE BASSISSIMA – Le malattie infettive rilevate sono state solo l’1,4% del totale, in numero assoluto, si tratta di 16 casi, 7 sospetti di malaria, 6 sospetti di varicella, un caso accertato di tbc extrapolmonare linfonodale e 2 casi sospetti di tbc polmonare, inviati all’ospedale Spallanzani per gli accertamenti. Solo in 7 casi è stato richiesto l’intervento dell’Ares 118, per condizioni generali particolarmente compromesse, ferite e in caso di aborto spontaneo. Lo studio ha accertato che oltre l’80% dei migranti visitati aveva intenzione di restare in Italia solo pochi giorni”.
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