Sul Corriere della Sera di oggi Sergio Rizzo pubblica un articolo così titolato: «Regione Lazio, bene i tagli ora più qualità dei servizi», dove vengono esaminati i dati di un bilancio che aveva raggiunto i 12,3 miliardi alla fine del 2012 e per quest’anno dovrebbe scendere a 6,5 miliardi grazie alle anticipazioni previste da un decreto legge del 2013.
LA SPESA – «La spesa per le forniture, comprese quelle sanitarie – scrive Rizzo – si è ridotta di 160 milioni l’anno, con i tempi di pagamento previsti in discesa da 254 a 28 giorni per la sanità e da 1.000 a 350 giorni per il resto degli acquisti dal maggio 2013 a Natale». Ma ancora più significativo è che il disavanzo del servizio sanitario che si era attestato nel 2010 su un miliardo, viene stimato quest’anno a 350 milioni con la prospettiva del totale azzeramento per il 2015. Questa svolta viene consentita dall’aumento dei trasferimenti statali (anche grazie al ricalcolo del numero dei residenti nella regione) cui vanno aggiunti risparmi per 120 milioni sugli acquisti e la razionalizzazione della spesa farmaceutica per 61 milioni.
FONDI EUROPEI – I dati consultati da Rizzo dimostrano anche che «l’utilizzo dei fondi europei ha registrato una decisa accelerazione e dal 2024 saranno disponibili 4 miliardi per gli investimenti pubblici». Infine «i costi della politica hanno subito un taglio di 25 milioni, mentre è stato ridotto il numero delle poltrone nelle società e negli enti regionali». Ma il lavoro secondo il giornalista del Corriere non finisce qui perché il governatore «avrà vinto la scommessa quando al risanamento dei conti farà riscontro un apprezzabile aumento dell’efficienza degli apparati regionali e un miglioramento consistente della qualità dei servizi per i cittadini».
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