Il governatore de Lazio Nicola Zingaretti ha scritto ieri una lettera al sindaco di Rieti, Simone Petrangeli nella quale intende chiarire la situazione della sanità reatina. Dopo aver precisato che non bastano i tagli, ma occorre garantire e migliorare i livelli essenziali di assistenza «superando pigrizie, corporativismi e rendite di posizione» elenca le misure che la Regione ha adottato. In generale con i Programmi Operativi 2013-2015 si «opera uno spostamento di risorse dall’ospedale al territorio, attraverso la continuità dell’assistenza, la medicina d’iniziativa con la presa in carico dei pazienti cronici e il potenziamento dei presidi sanitari – continua il Governatore -»
POTENZIAMENTO – Per questo si è deciso di potenziare il presidio ospedaliero San Camillo De Lellis, dove vengono mantenute e ampliate tutte le specialità presenti, nelle varie aree medica (compresa oncologia), chirurgica, specialistica. A ciò si aggiungono i DEA di primo livello per l’emergenza cardiologica e traumatologica e centro perinatale. Riferendosi alle polemiche sollevate nei giorni scorsi Zingaretti fa notare che il numero complessivo dei posti letto dell’ospedale De Lellis, sia per la parte ordinaria che per i Day Hospital, viene incrementato di 38 posti letto, comprensivi di riabilitazione e lungodegenza, che prima non c’erano. Ostetricia, Pediatria e Neonatologia rimarranno con i loro letti come riferimento provinciale, mentre verranno attivati processi di clinicizzazione in collaborazione con l’Università La Sapienza. Inoltre la Regione colmerà il deficit di posti letto di lungodegenza e riabilitazione della provincia, attivando la struttura di Poggio Mirteto dopo decenni di inattività.
ALTRI ACCREDITAMENTI – Nel frattempo verranno accreditate strutture di riabilitazione per bambini nella città di Rieti. A breve, prosegue la lettera, sarà inaugurata in accordo con il Comune la Casa della Salute nella struttura di Magliano Sabina, organizzata in base al modello della presa in carico dei malati cronici. Fa parte del progetto anche l’avvio di un percorso di collaborazione con l’ospedale di Civita Castellana ed è in corso di definizione l’accordo con la regione Umbria per la regolamentazione della mobilità sanitaria. Per il presidio di Amatrice il ministero della salute ha dato parere favorevole al riconoscimento come Ospedale di zona disagiata. Un pacchetto di misure che secondo il governatore dovrebbe fugare ogni preoccupazione per le sorti della sanità reatina.
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