Regione Lazio, approvato il nuovo Piano Casa

Il voto è arrivato alle cinque del mattino dopo una lunga maratona notturna. Moltissime le novità

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Dopo una lunga maratona notturna, alle 5 del mattino, il Consiglio regionale del Lazio ha approvato il nuovo Piano casa della Regione con 27 voti favorevoli e 12 contrari. La principale novità di questo provvedimento riguarda la proroga del precedente piano varato durante l’amministrazione di Renata Polverini per altri due anni. Ci sono dunque ancora due anni di tempo per presentare ai Comuni le domande per ampliamenti di immobili esistenti, demolizioni e ricostruzioni, cambi di destinazione d’uso.

LE NOVITÀ – Vengono spostati in avanti anche gli altri termini per fare gli interventi. Rispetto al Piano precedente il nuovo prevede numerose modifiche, a partire dall’eliminazione della premialità di un aumento di cubature del 10% per le costruzioni nelle aree libere edificabili che rimarrà invece valida per il cambio di destinazione d’uso. Una seconda modifica riguarda l’introduzione di norme che vincolano alla realizzazione di opere e servizi per i cittadini. Se non si potranno realizzare i servizi è previsto  un pagamento sostitutivo vincolato alle modifiche introdotte. Per questo vengono cambiate le norme che incidevano sulla pianificazione urbanistica attraverso il sistema di deroghe sui cambi di destinazione d’uso  con relativo premio di cubatura, restituendo centralità alle Giunte e ai Consigli comunali. Cambia anche la disciplina del cosiddetto housing sociale. La percentuale dei nuovi interventi sulle aree libere da destinare a questo istituto passa dal 30% al 10%, ma per quanto riguarda gli interventi sull’esistente, cioè sugli edifici dismessi o mai utilizzati al 31 dicembre 2013, la percentuale passa dal 30% al 43%, con ulteriori 10 punti percentuali in più se l’housing sociale riguarda altri edifici già realizzati o in costruzione di proprietà dello stesso soggetto privato. Si favoriscono poi tutti gli interventi sulla ”rigenerazione urbana” (demolizioni e ricostruzioni, cambi di destinazione). Viene prevista anche la possibilità di eseguire interventi di sostituzione edilizia nelle fasce di rispetto, a patto che la ricostruzione abbia luogo nello stesso lotto o in uno confinante, al di fuori delle fasce stesse. Infine, vengono modificate le norme che riguardano le imprese agricole stabilendo il  principio della ruralità multifunzionale con l’introduzione delle attività connesse e compatibili con la destinazione agricola quali: agriturismo e turismo rurale; trasformazione e vendita diretta di prodotti agricoli; ristorazione e degustazione dei prodotti tipici; attivita” culturali, didattiche, sociali e teraupetio-riabilitative. Tali attività saranno disciplinate da apposito regolamento approvato dalla Giunta regionale. Si darà poi la possibilità di demolire, ricostruire con sagoma diversa e delocalizzare all’interno della stessa azienda gli edifici esistenti e consentirne la rifunzionalizzazione per altre attività agricole o per quelle connesse e compatibili, senza modificarne la destinazione.

LO SCOPO – Lo scopo di queste modifiche è di aprire l’agricoltura del Lazio a diverse funzioni e di ampliare le possibilità di intervento sul tessuto edilizio esistente senza concedere aumenti di volumetrie e cambi di destinazione d’uso. A conclusione della lunga maratona d’aula il presidente Nicola Zingaretti ha sottolineato che in un periodo di crisi economica che penalizza sia le famiglie che il settore edilizio, il piano «indirizza in maniera chiara la pianificazione urbanistica, contrasta il consumo del suolo e aiuta le persone con un reddito basso ad ottenere un’abitazione a condizioni favorevoli»  Inoltre con il piano il Lazio può favorire l’housing sociale a canone calmierato indirizzando l’attività edilizia verso la rigenerazione urbana. Inoltre con l’aumento del 50% degli oneri di costruzione, ha proseguito il presidente  «vincoliamo risorse economiche alla realizzazione di opere e servizi pubblici direttamente nelle aree interessate» e si è favorita  «l’attività agricola, definendo norme di salvaguardia per i parchi e per l”edilizia sociale.»  Per quanto riguarda gli interventi di demolizione e ricostruzione «le premialità destinate ad alloggi economicamente accessibili vengono aumentate, senza generare cubature aggiuntive rispetto a quelle già previste.»  Una legge che secondo Zingaretti  «tutela il territorio regionale da colate di cemento e dai saccheggi che hanno devastato il paesaggio».

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