Regione Lazio, 7100 imprese fallite in 5 anni. Stirpe: Ora correre

I dati sull'economia presentati nella assemblea di Unindustria. Zingaretti annuncia: tempi di pagamento ridotti a 24 giorni

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“Posso annunciare – e i dati sono di ieri – che ad oggi i pagamenti alle imprese da parte della Regione Lazio sono a 24 giorni. Tempi degni di una Regione che si vuole definire europea”. Lo dice con orgoglio il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti durante l’assemblea pubblica di Unindustria a Palazzo dei congressi a Roma. Un’ulteriore occasione per la Regione Lazio di dialogare con il mondo delle imprese per il quale, nonostante il dialogo costante con le istituzioni, il 2014 è ancora un anno molto difficile. A spiegarlo nel suo intervento è stato proprio il presidente di Unindustria Lazio Maurizio Stirpe.

I DATI DELL’ECONOMIA – L’imprenditore ciociaro, dati alla mano ha spiegato il quadro attuale  delle imprese nella nostra regione, che soffrono, descrivendo uno “scenario economico attuale che non aiuta e una ripresa che stenta a decollare”. I dati li ha forniti lo stesso Stirpe: “7.100 le imprese fallite nel Lazio negli ultimi 5 anni, cinque punti percentuali in più di disoccupazione e il pil regionale è calato del 5,8% dal 2008, anno in cui è iniziata la recessione”. C’è poco da commentare con dati del genere che lasciano poca speranza quando si guarda allo stato della disoccupazione giovanile (tra i 15 e i 24 anni): “Sull’asse Montalto di Castro-Gaeta il tasso di inattività raggiunge il 70%- ha spiegato Stirpe- mentre si arriva quasi all’80% sull”asse Orte-Cassino”. Dunque le proposte, che per Stirpe devono puntare sulla valorizzazione dei settori strategici del Lazio come manifattura e turismo e sulla liberazione delle energie con l’impulso che può arrivare dal lavoro delle istituzioni. Stirpe pensa alla “crescita di un driver di sviluppo unico: l’industria creativa e culturale che, grazie a Roma, può diventare un”occasione di rilancio per tutti gli altri territori, nella logica della filiera integrata che valorizza i singoli patrimoni”. Secondo il leader di Unindustria alcune misure che potrebbero essere attuate per il rilancio economico sono: “Chiudere la partita del del deficit sanitario e ridurre l’Irap sulle imprese, e bene ha fatto il premier Renzi prendendosi l’impegno di tagliare l’Irap per 5 miliardi”.

ANCHE LE ISTITUZIONI – Anche il sindaco Ignazio Marino deve fare la sua parte: “Per alleggerire i bilanci pubblici, l’unica strada è quella della demunicipalizzazione delle società partecipate del Comune di Roma e l’apertura a player socializzati pubblici e privati. Non possono essere i cittadini a pagare i costi di aziende inefficienti”. Infine, ha concluso Stirpe, è “necessaria una riforma complessiva che riduca sprechi, duplicazioni di funzioni e il numero delle Camere di commercio. Le risorse devono essere concentrate su pochi obiettivi secondo le esigenze del territorio”. Per Stirpe dunque bisogna ancora cambiare molto sullo scenario economico e istituzionale del Lazio, e soprattutto fare presto, perché la crisi dura ormai da troppi anni. Il presidente della Regione ha accolto le sue osservazioni e le sue proposte e ha ricordato che come Lazio “Siamo in grado di accettare la sfida e iniziare a correre, perché insieme, nelle reciproche autonomie, abbiamo fatto delle scelte e chi governa ha tentato di dare una risposta alle domande che venivano dalla società”.

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