Informare di più e in tempo reale oggi è fondamentale. La sicurezza sulle strade è un’esigenza comune e condivisa. Chi viaggia all’estero ha a sua disposizione servizi di interazione, applicazioni per smart phone e segnaletica molto avanzati. Anche chi viaggia in Italia necessita di simili strumenti. La connettività in ambito di sicurezza è una soluzione per ridurre il tasso di incidenti e migliorare lo stato delle strade e delle infrastrutture, riducendo i costi.
Attraverso il Centro Regionale di Monitoraggio della Sicurezza Stradale del Lazio – CEREMSS, progetto cofinanziato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti nell’ambito del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale e dalla Regione Lazio, l’Azienda Strade Lazio – ASTRAL Spa sta lavorando al fine di analizzare in modo puntuale le situazioni ad alto rischio stradale, tenendo conto degli elementi che le determinano, così da definire nel modo più efficace modalità e priorità degli interventi da porre in essere per ridurre i rischi di incidentalità compatibilmente con le risorse disponibili.
E’ in atto, quindi, una politica attenta all’analisi dei dati di incidentalità sia di quelli pregressi, come i dati ISTAT raccolti negli ultimi dodici anni, sia di quelli che si stanno attualmente raccogliendo. In particolare per i dati che vengono raccolti dalle Polizie Locali sulle strade dell’intero territorio regionale., si sta lavorando anche per ottimizzarne la qualità e tempestività di trasmissione. Si è partiti, in tal senso, dai comuni della Provincia di Frosinone sulla base di un progetto da quest’ultima sviluppato e denominato CORRI per la Sicurezza.
Lo scorso 4 novembre, ASTRAL è stata presente alla consueta conferenza annuale ACI- ISTAT di presentazione del rapporto dei dati sugli incidenti stradali in Italia nel 2013 e delle mappe relative alla loro distribuzione sul territorio. In tale
Il dato incoraggiante emerso nell’ambito dell’incontro è che, rispetto al 2012, le vittime sulle strade italiane nel 2013 sono diminuite del 9,8% ed, in particolare, l’indice di mortalità sulle strade extraurbane risulta in netta diminuzione anche se continua ad essere maggiore rispetto alle autostrade e alle strade urbane. Sulle strade extraurbane, infatti, si verificano 4,63 decessi ogni 100 incidenti, mentre il dato si attesta a 3,46 sulle autostrade e scende a 1,04 sulle strade urbane. Sono diminuiti dell’1,8% gli incidenti stradali con lesioni e dell’1,6% il numero di feriti e in relazione alle diverse tipologie di infrastrutture stradali, il valore massimo dell’indice di mortalità si registra per le strade a una carreggiata a doppio senso: 5,03 morti ogni 100 incidenti.
Tra le strade a massimo rischio, che quindi presentano più punti neri, ce ne sono alcune che si connettono con la Rete Viaria Regionale gestita da ASTRAL o che di essa fanno parte. Si tratta di tratti del G.R.A., tra Flaminia e Appia e presso lo svincolo della Pontina nonchè delle SR213-Flacca in località Gaeta e SR6-Casilina in località Torrenova.
Il CEREMSS, consentendo un’analisi congiunta tra il fattore di incidentalità, il flusso di traffico, i fattori di consistenza dell’infrastruttura e quelli territoriali ad essa limitrofi, metterà il gestore della Rete Viaria Regionale in condizione di poter dare una più corretta interpretazione delle criticità su strada e concentrare l’attenzione sulla ricerca di soluzioni atte a ridurre al meglio gli incidenti partendo proprio dall’individuazione delle loro cause principali.
Quanto sopra, rientra, in un obiettivo più grande, l’Obiettivo fissato per la Sicurezza Stradale 2020: la diminuzione delle vittime stradali in Italia di pari passo con i risultati dell’UE. Il raggiungimento di tale obiettivo, oltre a cogliere la fondamentale necessità del vivere sociale di salvare vite umane, porterebbe a ridurre l’enorme impatto che il costo annuale dell’incidentalità ha sul PIL. A titolo indicativo, infatti, in base ad uno studio di valutazione dei costi sociali dell’incidentalità stradale, effettuato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti su dati ISTAT 2010, il costo sociale nazionale dell’incidentalità con danni alle persone è pari a circa 21,25 miliardi di Euro.
Dopo le azioni di sensibilizzazione promosse dall’Unione Europea per il decennio 2001-2010, infatti, l’Assemblea delle Nazioni Unite e la Commissione Europea hanno proclamato nel 2010 un nuovo decennio di iniziative per la Sicurezza Stradale 2011-2020. La sfida lanciata propone un ulteriore dimezzamento del numero dei decessi da incidenti stradali e la diminuzione del numero dei feriti gravi in Europa e nel mondo.
Per il conseguimento di tali risultati sono stati proposti sette obbiettivi strategici: migliorare l’istruzione e la formazione degli utenti della strada; agevolare l’applicazione delle regole; migliorare le infrastrutture stradali; rendere i veicoli più sicuri; promuovere l’uso delle moderne tecnologie per aumentare la sicurezza stradale; migliorare i servizi di pronto soccorso e intervento post-infortunio; proteggere gli utenti della strada più vulnerabili. Su quest’ultimo punto, ASTRAL, nell’ambito delle analisi che verranno effettuate col CEREMSS, porrà particolare attenzione.
Concludiamo con un dato importante ed incoraggiante, emerso nell’ambito dell’incontro ACI-ISTAT, per quanto riguarda la Rete Viaria Regionale in gestione ad ASTRAL e cioè che, relativamente al precedente obiettivo 2010, sulle sue strade si è raggiunta pienamente la riduzione del 50 % del numero di morti registrata nel periodo 2004-2010. Il numero degli incidenti stradali è sceso a 22.167 e quello dei feriti a 30.781. In particolare, dal 2001 al 2013 sulle strade del Lazio si è dimezzato il numero dei morti: da 731 a 366. Tra questi, 140 sono avvenuti su strade regionali, i restanti su rete urbana ed autostradale.
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