Regione Lazio, il Tar blocca il riordino della rete ospedaliera

Dopo i ricorsi dei comuni di Bracciano, Trevignano e Manziana sono stati sospesi i decreti regionali

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Il Tar del Lazio ha sospeso i decreti del commissario ad acta sulla riorganizzazione della rete ospedaliera del Lazio. E’ stato quindi accolto il ricorso dei comuni di Bracciano, Trevignano Romano e Manziana, contrari alla riconversione dell’ospedale Padre Pio.

Nell’ordinanza si legge che “ritenuta la sussistenza di gravi motivi di danno connessi all’attuazione dei decreti di riorganizzazione della struttura ospedaliera, il Tar accoglie l’istanza cautelare e dispone la sospensione degli effetti dei provvedimenti impugnati”, fissando “l’udienza per la trattazione di merito del ricorso il 21 luglio”.

Ma la Regione  ha voluto precisare i contorni della vicenda: «L’ordinanza del Tar non riguarda i piani della rete ospedaliera, è una sospensiva che riguarda, nello specifico, solo il tema del presidio di Bracciano, che nel passato veniva cancellato dal riordino del decreto 80, noi lo abbiamo configurato come ospedale di area disagiata e siamo disponibili ad aprire un confronto per definirlo anche come ospedale sede di pronto soccorso.

Ma non è un problema che intacca il riordino della rete, è un problema limitato all’ospedale di Bracciano. A luglio si entrerà nel merito, ma questo non ha valenza sul riordino della rete che ha piena cogenza, così come sono pienamente cogenti gli atti aziendali che si stanno approvando».  ha spiegato Alessio D’Amato, commentando la notizia della sospensione. «Noi abbiamo applicato gli standard definiti dal decreto ministeriale, ma siamo disponibili a un confronto con i sindaci per trovare la migliore soluzione possibile».

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