Lazio: sbloccati 740 milioni. Lavoro, Regione torna ad assumere

Sì di due ministeri: secondo il governatore Zingaretti è il primo atto concreto per uscire dal commissariamento della sanità

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“Lo sblocco da parte del Tavolo tecnico interministeriale di 740 milioni di euro a favore della nostra Regione è una svolta totale per il Lazio, poichè dimostra che i due Ministeri hanno preso atto del grande lavoro svolto dalla Regione in questi due anni. Per noi rappresenta inoltre il primo atto concreto per uscire dal commissariamento”. Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, commenta la notizia dello sblocco di 740 milioni di euro da parte del Tavolo tecnico interministeriale, che nella riunione di verifica trimestrale sugli adempimenti connessi al piano di rientro, ha sbloccato 500 milioni di euro relativi a fondi trattenuti per inadempienze regionali negli anni 2011 e 2012 e rimesso nella disponibilità del bilancio regionale altri 240 milioni di extragettito 2014.

POSITIVI I CONTI DELLA SANITA’ – “I conti della sanità regionale del quarto trimestre 2014- spiega Zingaretti- si chiudono dunque con un risultato positivo e addirittura migliore di quello che avevamo previsto nei piani operativi. Per la prima volta dal 2007, quando iniziò il processo di riordino, il bilancio annuale della sanità si chiude con un disavanzo al di sotto del 5% del complessivo fondo sanitario regionale. I dati di bilancio evidenziano una tendenza che permetterà di chiudere i conti del 2014 con numeri anche più positivi di quelli del quarto trimestre. E sono proprio questi gli ottimi risultati gestionali che ci hanno permesso di ottenere l’ok per lo sblocco di 740 milioni di euro a nostro favore”.

VERSO L’USCITA DAL PIANO RIENTRO – “Abbiamo così posto le basi per uscire dal piano di rientro e riportare il governo della sanità del Lazio a condizioni di normalità, iniziando proprio dalle politiche del personale con il progressivo sblocco del turn-over e con la stabilizzazione del personale a tempo determinato che rientra nei requisiti stabiliti dalle norme nazionali. Dopo otto anni- conclude il presidente della Regione- il processo di riordino organizzativo del sistema sanitario regionale sta per concludersi anche con l’adozione dei nuovi atti aziendali, 11 dei quali sono già stati decretati: un altro importante traguardo raggiunto”.

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