Regione Lazio, sì della Pisana alle nuove regole per le spiagge

La commissione presieduta da Mario Ciarla approva: sarà pubblico almeno il 50 per cento dell'arenile

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Nel Lazio nasce la “spiaggia libera con servizi”, e il sistema turistico della Regione si ammoderna e si adegua agli standard nazionali. Entra così sul litorale la tipologie di utilizzo delle aree demaniali per finalità turistiche e ricreative diffusa in gran parte delle altre regioni.

Con il parere favorevole all’unanimità dalla VIII commissione del Consiglio regionale, presieduta da Mario Ciarla (Pd), alla legge che, con cinque articoli, apporta modifiche alla normativa regionale del 2007 sul sistema turistico del Lazio, in particolare in materia di spiagge libere vengono inserite alcune novità e approvati alcuni emendamenti, adottando inoltre il termine “spiaggia libera”, in modo da uniformare la normativa laziale.

Nella seduta della commissione sono stati approvati emendamenti di Silvana Denicolò e Silvia Blasi del Movimento 5 stelle e del vicepresidente della commissione Mario Abbruzzese (Pdl Forza Italia). Le modifiche sono state riformulate, in più di un’occasione, in accordo con l’assessore allo sviluppo economico e attività produttive Guido Fabiani.

La proposta di legge, che dovrà ora essere sottoposta all’esame e al voto dell’Aula della Pisana. La commissione ha stabilito che i comuni sono tenuti “a riservare alla pubblica fruizione una quota pari ad almeno il 50 per cento dell’arenile di propria competenza. In caso di mancato rispetto di tale quota, il comune non può rilasciare nuove concessioni demaniali marittime”.

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