Regione Lazio, 16 mila imprese legali e 12mila abusive: commercianti chiedono nuova legge

L'intervento del presidente di Confesercenti Valter Giammaria alla commissione del Consiglio regionale

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La polemica sugli abusivi nella capitale sembra come un fulmine a ciel sereno: se ne parla solo perché il sindaco Marino ha fatto un giro a piedi nel cuore di Roma, la zona tra Colosseo e piazza Venezia. Ma il problema è quotidiano e annoso, e ormai l’offerta di commercianti abusivi è tale che alcune strade di Roma centro sembrano un vero suo di oggetti inutili e di scarsa qualità. Almeno però constatare per l’ennesima volta questo degrado può servire a porre il problema della legalità, altro cavallo di battaglia di Ignazio Marino.

CONFESERCENTI – Ad affrontare il tema è la Confesercenti con il presidente di Roma e Lazio Valter Giammaria. “Nel Lazio c’è bisogno di una buona legge regionale sul commercio che preveda fondi per le Pmi, definisca regole certe per contrastare chi lavora senza licenza, come avviene nei mercatini, ma soprattutto debelli l’abusivismo”. Questa la sintesi del suo intervento in audizione davanti alla commissione Attività produttive della Pisana, sul testo unico per il commercio. “Nel Lazio ci sono poco più di 16 mila imprese regolari e 12 mila abusive, non è una situazione tollerabile- ha continuato Giammaria- Dobbiamo sconfiggere una volta per tutte questa piaga. Non ci sono controlli e se ne sarà accorto pure Marino costretto a fare lo slalom tra gli abusivi. A Roma non si rispettano le regole, ma il dovere della politica è intervenire”.

MERCATINI – Giammaria ha posto l’accento anche sulla questione dei mercatini: “Nella Capitale ce ne sono centinaia irregolari. Ci lavorano massaie, dipendenti, liberi professionisti, ma nessuno che abbia una licenza. Penso sia il momento di affrontare la questione. Chi non ha la licenza non può stare al mercatino”. Per quanto riguarda il principio di equivalenza, Giammaria ha fatto notare alla commissione che “l’articolo 4 del decreto Franceschini va ripreso e inserito nella legge. La Regione non può far finta di niente”. Infine i fondi. “Non abbiamo capito se ce ne sono per le Pmi oppure no, ma vorrei ricordare alla giunta e al consiglio che il Pil lo facciamo noi. Senza copertura finanziaria la legge sarebbe inutile”. Come per le piste ciclabili tanto decantate dall’amministrazione (ma finora poco sviluppate) ecco un altro filone dell’amministrazione Marino che i cittadini aspettano con ansia.

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