Regione Lazio, il cinema insegna la storia a 5000 studenti

All'auditorium il presidente Zingaretti alla chiusura dei progetti educativi

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Quasi 5000 studenti provenienti da 140 scuola del Lazio per conoscere attraverso il cinema la storia, la cultura e i costumi dell’Italia del XXI secolo e di quello passato. Oltre 50 proiezioni tra gennaio 2014 e aprile 2015 con incontri tra studenti, attori, registi ed esponenti del mondo della cultura per confrontarsi sui film selezionati. I progetti ‘Cinema&Storia” e ”Cinema&Società” che oggi hanno visto il loro evento conclusivo all’auditorio parco della Musica di Roma  ha visto svolgersi anche momenti di formazione dei docenti sulla storia del Cinema e sul Cinema concepito come strumento didattico.

All’evento conclusivo ha partecipato l’attrice romana Sabrina Ferilli, intervistata sul palco dal critico cinematografico Fabio Ferzetti. Nell’occasione il presidente della Regione Nicola Zingaretti ha descritto così la manifestazione: “Abbiamo voluto tantissimo questo progetto, iniziato sette anni fa in Provincia e che continueremo a sostenere. È uno dei più belli che abbiamo nelle nostre scuole” ha detto Zingaretti al termine dell’evento. “Sono contento perchè sta diventando un esempio italiano – ha aggiunto – tante Regioni lo stanno copiando. Riusciremo a esportare un modello positivo, che sta facendo diventare il Lazio un esempio per tutta Italia. Penso che questo progetto sia il cuore di quello che dovrebbe fare la scuola, non solo insegnare come si scrive ”ha” con l’acca o senza acca, ma aiutare le persone a capire cosa ci accade intorno”.

“Spero che questo progetto abbia aiutato voi studenti e docenti a diventare persone critiche, in grado di capire ciò che succede intorno. Questo è un altro degli impegni che ci siamo presi, e che non cancelleremo mai, di aiuto e sostegno alla scuola pubblica italiana, che non solo non va colpita, ma va sostenuta e finanziata. A settembre – ha concluso – ripresenteremo tutto il ciclo dei percorsi formativi per i curricula extrascolastici, affinchè si parli del Lazio come di un bel modello per far crescere una nuova generazione critica, ma soprattutto libera”.

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