Tempo fa un giornalista americano sintetizzò la straordinaria capacità di uscire dalle difficoltà del presidente Obama con una formula “When in trouble, go big”, cioè, più o meno, “Quando sei in difficoltà, vai più forte”. Dalle nostre parti, in tempi di persistente crisi economica e di euroscetticismo dilagante, la Regione Lazio prova nel suo piccolo a fare lo stesso, cercando di trasformare l’Europa da presunto problema a straordinaria opportunità. L’occasione viene dagli oltre tre miliardi di euro di fondi strutturali e di investimento europei che l’amministrazione regionale intende investire in progetti “concreti e realizzabili”, come illustrato questa mattina dal presidente Nicola Zingaretti all’Auditorium Parco della Musica di Roma, durante la presentazione della programmazione unitaria di quelle risorse.
CON L’EUROPA, IL LAZIO DIVENTA PIÙ FORTE – Sebbene in passato siano stati spesso sinonimo di sprechi e occasioni perse, i Fondi strutturali e di investimento europei (SIE) rappresentano, infatti, i principali strumenti finanziari per lo sviluppo della politica regionale dell’Ue. Risorse preziose, spesso spese male o tornate indietro per l’incapacità di investire, che questa Giunta si è posta l’obiettivo di utilizzare in toto per ricerca, ambiente, formazione, banda ultralarga, innovazione e cultura. Oggi, durante l’evento “Con l’Europa, il Lazio diventa più forte”, Zingaretti, affiancato dall’assessore al bilancio, Alessandra Sartore, e in presenza dei commissari europei invitati, ha illustrato le quarantacinque azioni cardine che saranno finanziate, fino al 2020, con quelle risorse messe a disposizione dall’Ue: il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), per creare per il territorio regionale un vantaggio competitivo durevole; il Fondo sociale europeo (FSE) per accrescere la competitività del sistema regionale con la creazione e l’utilizzo della conoscenza, e per consolidare e migliorare gli attuali livelli di occupazione, qualità del lavoro e coesione sociale; il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), per finanziare la politica di sviluppo rurale.
UN OBIETTIVO AMBIZIOSO – “Dopo la fase di risanamento – ha spiegato Zingaretti -, oggi entriamo nella fase dello sviluppo. È un momento difficile, ma sappiamo che in questo caso il Lazio, se avrà un rapporto intelligente con l’Europa, potrà risorgere e tornerà a essere una delle locomotive italiane”. “Ci eravamo dati l’obiettivo ambizioso – ha aggiunto – di arrivare al 100% di spesa, partendo da una situazione drammatica. A marzo 2013 il Lazio era di gran lunga l’ultima Regione italiana per certificazione della spesa fondi Ue. In questi due anni la Regione ha fatto dei passi in avanti incredibili: abbiamo aumentato del 123% la capacità di spendere i fondi della nuova programmazione e oggi, in questa assemblea incredibile con oltre 3.000 accreditati, cittadini, amministratori imprenditori artigiani agricoltori, partiamo con la fase dell’attuazione della nuova programmazione 2014-2020. Oltre tre miliardi di euro legati a 45 azioni di governo che vorrà dire più sviluppo nel territorio, più lavoro, più qualità dello sviluppo del Lazio. Apriremo gli sportelli Europa nei territori per dare a tutti l’accessibilità alle notizie dei bandi”.
LAZIO EUROPA – “La Cabina di regia per l’utilizzo dei fondi europei ha avuto un ruolo fondamentale nel predisporre il documento di programmazione – ha spiegato invece Sartore – L’obiettivo che ci ha guidato è stato quello di cercare di usare al meglio tutte le risorse messe in campo, che ammontano a 3,3 miliardi di euro, che contribuiranno a cambiare il volto della regione”. Per aiutare cittadini e imprese che intendono partecipare, la Regione Lazio ha creato il sito ”Lazio Europa” (www.lazioeuropa.it), un portale costantemente aggiornato dove è possibile trovare tutte le informazioni sui bandi che saranno finanziati.
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