«Si sblocca la Orte-Civitavecchia dopo anni, al via il collegamento con il porto StradeANAS». È un tweet del ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio a ridare slancio alle infrastrutture di Roma e Lazio. Il ministro ha celebrato ieri insieme al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e al presidente di Anas Armani la ripartenza dei lavori della superstrada Orte Civitavecchia SS675 nel penultimo tratto, in attesa di essere costruito da quasi trent’anni, che va dal comune di Monte Romano (Vt) alla località di Cinelli nel comune di Vetralla.
Il progetto del completamento dell’infrastruttura, hanno sottolineato le autorità presenti, è strategico non solo per il territorio Civitavecchia, la provincia nord di Roma e per il viterbese, ma anche per snellire il traffico commerciale su ruota proveniente da Nord e centro della penisola che attualmente insiste tutto sul raccordo Anulare di Roma e sulla A12. La giunta della Regione Lazio ha inserito dall’inizio della legislatura questi lavori tra quelli prioritari e li ha finanziati con 117 milioni di euro. Il tratto che vede iniziare i lavori è lungo 6,4 km, su uno sviluppo complessivo della superstrada, da Orte fino alla SS1 Aurelia, di circa 67. L’ultimo tratto realizzato ed entrato in funzione è quello tra Vetralla e Cinelli, aperto al traffico il 19 aprile 2011 dopo i lavori avviati nel 2009 e un blocco dell’opera durato oltre 20 anni. Con la partenza dei lavori nel tratto Monte Romano Est – Cinelli l’opera vede ormai vicino il suo completamento. Resteranno poi da realizzare gli ultimi 18 chilometri di percorso oltre al raccordo con il porto di Civitavecchia per un più agevole accesso dei mezzi commerciali e l’adeguamento dello svincolo di innesto della SS1 Aurelia con l’autostrada A12 per Civitavecchia e Roma, all’altezza di Tarquinia.
«Oggi è una giornata importante – ha spiegato il presidente della Regione Zingaretti – dopo 4 anni di stop a causa di problemi burocratici e ricorsi amministrativi. C’è stato un impegno collettivo finora e adesso vogliamo chiudere una pagina forse triste del nostro Paese, una pagina che ha visto quest’opera iniziare nella progettazione e nell’attuazione addirittura nel 1986, ma sempre rimasta in qualche modo incompiuta”. La Regione non nasconde però le criticità e guarda avanti: “Stiamo lavorando su un triste primato: quello di avere circa 80 opere incompiute – ha detto Zingaretti – Lavoriamo affinchè nella programmazione Fas sia inserito il progetto per la ferrovia Roma-Viterbo. Il programma è definitivo, c’è un consenso di massa, siamo pronti, speriamo di aprire un altro grande cantiere a breve”. Dal canto suo il ministro Delrio ha confermato la ripresa del dialogo con le Regioni per far ripartire le opere superando però la visione della Legge obiettivo e puntando a varare entro settembre il nuovo piano pluriennale delle infrastrutture: “Abbiamo scelto un metodo cooperativo di programmazione, abbandonando la legge obiettivo che include tutto come strategico per evitare le procedure normali. Noi torniamo alle procedure ordinarie e quindi il metodo messo in piedi con le regioni prevede che queste ci portino le loro priorità” ha spiegato nel corso della conferenza stampa ieri alla Regione Lazio «Valuteremo se i project financing sono adeguati perché i piani economico finanziari non devono essere il modo con cui le imprese scaricano sullo Stato la loro incapacità progettuale o finanziaria ed entro settembre presenteremo il piano delle opere ferroviarie, stradali, portuali e aeroportuali».
Delrio ha poi guardato al futuro dell’ultimo tratto ancora tutto da realizzare: “Noi sprechiamo più o meno 50 miliardi all’anno nell’inefficienza logistica, in questa direzione va l’impegno di Anas di sbloccare questo contenzioso e l’impegno che abbiamo preso, insieme al presidente Armani, di inserire il completamento degli ultimi 18 km, da Monte Romano a Tarquinia Sud, nel contratto pluriennale Anas. Questo è anche un segno per chi intende investire nel nostro Paese, che deve avere porti efficienti, come quello di Civitavecchia che è in grande crescita”. Soddisfazione anche da parte del capogruppo Pd in Regione Riccardo Valentini che da cittadino della provincia di Viterbo ha ricordato: “E’ un’infrastruttura in grado di contribuire a rimettere in moto sistema industriale del centro-Italia alzando i livelli di competitività del Lazio. Un altro risultato raggiunto dalla Regione Lazio grazie alla capacità amministrativa e di buon governo della giunta Zingaretti, che restituendo dignità all’Ente regionale ha saputo anche mettere in moto un meccanismo virtuoso di collaborazione con le altre istituzioni”.