Regione Lazio, migliorano i dati sulla qualità delle cure ospedaliere

Presentati a Roma dal presidente Zingaretti i risultati 2014 del rapporto Pre.Va.Le

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I dati della Regione Lazio sulla qualità delle cure negli ospedali del Lazio migliorano ancora nel 2014, ma restano forti le criticità sul numero dei parti cesarei e l’eccessiva frammentazione degli interventi chirurgici. E’ la sintesi del quadro fornito venerdì dalla Regione Lazio che ha reso noti i dati sanitari di Pre.va.le, il Programma Regionale di Valutazione degli Esiti del Lazio, costruito ed elaborato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario della Regione Lazio. A presentare i dati il presidente della Regione Nicola Zingaretti insieme al responsabile della cabina di regia della sanità Alessio D’Amato, la direttrice della Programmazione sanitaria, Flori Degrassi,  e alla presenza del subcommissario, Giovanni Bissoni.
I fronti su cui si concentra lo studio sono cinque: quelli in miglioramento come gli interventi tempestivi per la frattura al femore, l’angioplastica coronarica e la chirurgia alla colicistecomia laparoscopica con dati in netto miglioramento; quelli ancora critici come i parti cesarei (per donne senza precedente cesareo si tocca il livello del 30%, molto sopra gli obiettivi posti dalla Regione) e i percorsi assistenziali mirati (gestione delle malattie croniche o uso degli antibiotici) che nella sanità del Lazio presentano ancora numerose criticità. Nel complesso però il sistema mostra un netto miglioramento, grazie a un ricorso sempre più frequente alle cure appropriate per malattie che possono causare la morte.

Aumenta dunque la tempestività degli interventi chirurgici da frattura di femore (dal 41% al 49% nel confronto tra 2013 e 2014), così come quella degli interventi per angioplastica primaria (dal 35% al 42%) e per la degenza post intervento di colecistectomia laparoscopica (dal 55% al 67%). Interventi che salvano molte vite (5 decessi evitati per 100 interventi tempestivi realizzati al femore) e aumenta l’appropriatezza delle cure evitando sprechi e interventi (come quelli al cuore) in ogni caso rischiosi (specie in assenza di infarto del miocardio). A spiegare pro e contro dei risultati è stato lo stesso presidente della Regione Zingaretti, titolare della sanità.

“La proporzione di cesarei primari varia considerevolmente tra le strutture, alcune rimangono ben al disotto del 25% pur avendo alti volumi di parti. Non aver migliorato le prestazioni sui parti cesarei e’ un dato importante, ma conosciamo i responsabili- ha detto Zingaretti- I dati sono legati alla presenza di questi piccoli reparti di ostetricia sparsi per il Lazio, che sono una delle criticità dei sistemi sanitari e su questo lavoreremo”. L’altro aspetto critico riguarda la prescrizione di antibiotici nei bambini, ad alto rischio di inappropriatezza e con un potenziale di futura antibiotico-resistenza. Si passa dal 50% di bambini tra 1 e 5 anni con almeno una prescrizione di antibiotici nell’anno successivo nell”Asl RmE all’80% dell’Asl di Frosinone.
Zingaretti ha sottolineato che “questi dati sono figli di scelte per il cittadino che stanno funzionando. Noi, due anni fa, abbiamo introdotto la valutazione degli esiti delle cure nei criteri di valutazione dei direttori generali e questo meccanismo sta funzionando perche i direttori evidentemente hanno messo un di più di impegno”.

Il presidente della Regione si poi è detto “orgoglioso di poter annunciare che in un anno gli accessi al sito ”Prevale” sono quasi triplicati, passando da 759 a circa 2.300. Questo è molto importante perchè significa che noi la programmazione sanitaria la facciamo attraverso lo studio vero delle cose che non funzionano”. “Questi valori e miglioramenti hanno un impatto positivo sulla salute del paziente – ha spiegato Bissoni – E poi introducono un elemento di efficienza del sistema”. “In questi giorni stiamo chiudendo il nuovo schema contrattuale con i privati. Stiamo valutando di introdurre gli esiti di valutazione anche con loro, per determinare i budget del 2016”.

Quanto all’imminente decreto di accorpamento delle Asl RmB e RmC il presidente della Regione Lazio ha detto: “Entro l’estate procederemo alla valutazione dei direttori generali e alla valutazione, senza traumi e senza fermarci, di accorpamenti delle Asl. Ci sarà un processo di riorganizzazione delle Asl, la cui prima fase ha riguardato la RmA e la RmE- ha spiegato Zingaretti- perchè ci poniamo l’obiettivo, peraltro raccogliendo una richiesta che è venuta dal Consiglio regionale, di ridurre il numero delle Sl. Noi non vogliamo produrre dei traumi, ma sono maturi i tempi per introdurre questa novità”.

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