La Regione Lazio punta sullo sport: integrazione sociale e turismo

Intervista a Roberto Tavani che sottolinea i punti fondamentali del progetto regionale per l’attività sportiva: la promozione, la nuova legge e il bando per l’impiantistica. «Le Olimpiadi? Una grandissima opportunità»

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La Regione Lazio cerca di promuovere lo sport, sostenendo grandi e piccoli eventi, sulla base di due aspetti essenziali quello sociale e turistico, e quindi importanti per l’integrazione dei cittadini e per lo sviluppo economico della città; ma anche di prestare attenzione all’impiantistica e alla nuova legge sullo sport.

E poi i finaziamenti sono spesso rivolti a discipline differenti e meno conosciute rispetto ad altre, e soprattutto si cerca di sostenere l’attività sportiva dei ragazzi disagiati e dei diversamente abili.

Insomma il binomio sport e Regione Lazio ha tanti progetti in cantiere e ne parliamo con Roberto Tavani della Segreteria Politica del presidente Nicola Zingaretti, che fa anche da supporto all’Assessore alle Politiche sociali e Sport Rita Visini, e che ci spiega cosa è stato fatto in questi primi due anni di mandato e cosa bolle in pentola per i prossimi mesi.

PROMOZIONE SPORT – «Ci troviamo prima di tutto in un momento di difficoltà nell’operare, perchè c’è da risolvere il commissariamento della Sanità e questo ora toglie risorse economiche importanti, ma siamo fiduciosi che ne usciremo» spiega Tavani, che quindi sottolinea come in questo periodo il nodo “Sanità” sia al centro delle priorità della Giunta Zingaretti.

«Nonostante queste difficoltà – aggiunge – stiamo cercando di concretizzare importanti iniziative sportive. Nel giro di quasi un anno sono stati finanziati circa 200 progetti, di cui 70 degli enti locali per la promozione dello sport, altri 120 legati ad Associazioni, a Federazioni ed altri enti come ad esempio portare i diversamenti abili e i ragazzi delle scuole al Sei Nazioni. Poi c’è una seconda graduatoria che non è ancora uscita. E ci  sono altri 15 progetti legati a promozione sportiva e turistica, ossia di tutti quelli avvenimenti di sport che però hanno un forte impatto sul turismo in città».

IMPIANTISTICA SPORTIVA – Un punto che sta molto a cuore alle società e ai quasi 400 comuni del Lazio è quello che riguarda l’impiantistica. «Il bando è pronto – prosegue Roberto Tavani -, è stato anche approvato all’unanimità, ma la situazione economica ci ha impedito di metterlo in atto, per ora resta in stand by, ma è un bando di cui andiamo fieri. È frutto della nostra idea di sport, ovvero l’inclusione sociale. Tutte le nostre iniziative vanno in questo senso, uno sport inteso come collante per la cittadinanza, che sia fattore di aggregazione».

Finanziamenti che potranno andare anche a privati, ma che dimostrino che il loro progetto ha un ritorno pubblico. Si tratta di finanziamenti per ammodernare le strutture già esistenti, per fare ristrutturazioni, per abbattere le barriere architettoniche o per far diventare le strutture più ecosostenibili.

SPORT E SOCIALE – Insomma la Regione Lazio cerca di portare lo sport in tutti i comuni o municipi di Roma e soprattutto cerca di rendere l’attività sportiva alla portata di tutti. «Con il bando “Sblocchi di partenza” otto distretti socio-sanitari potranno segnalare e aiutare quelle famiglie che vivono una situazione di disagio e che per motivi economici non possono far praticare attività sportiva ai propri figli. Con i Fondi Ue si mettono a disposizione borse di studio per ragazzi dagli 11 ai 19 anni che in questo modo riescono a praticare sport. Sappiamo che già molte società vanno incontro a chi non può permettersi di iscriversi a un corso, e in questo modo noi andiamo a sostenere delle situazioni di disagio». Insomma utilizzare i fondi per sostenere le attività sportive di ragazzi disagiati o con disabilità.

NUOVA LEGGE SPORT – Lo sport come lo intende la Regione Lazio è pratica agonistica, ma anche benessere e gioco. La vecchia legge dello sport per questo è superata, datata, proprio perchè vedeva l’attività sportiva solo nell’ottica dell’impiantistica. «Cerchiamo di portare avanti la funzione sociale dello sport- spiega Tavani -, e dalle consultazioni che abbiamo fatto (ottimo anche il dialogo con Coni, Cip ed enti vari, con cui c’è piena collaborazione, ndr), e abbiamo raccolto tantissime indicazioni. È chiaro che i cittadini e tutte le istituzioni sono state d’accordo con noi, rinunciando a una visione impiantisticocentrica, e aprendo invece la legge a tutte le sfaccettature dello sport».

SCUOLA E SPORT – La Regione finanzia anche progetti di attività sportive da realizzare con le scuole, ma non si occupa di gestione degli impianti scolastici, che invece spetta ai Comuni, bensì solo di programmazione.

NON SOLO OLIMPIADI – Roma è candidata ad ospitare le Olimpiadi del 2024 che per la Regione e il presidente Zingaretti sono – come riferisce Tavani – «una grandissima opportunità, soprattutto se si riuscirà a fare un lavoro come accaduto nei precedenti casi di Barcellona e Londra. Un’Olimpiade sobria che porti a migliorare o a completare le strutture presistenti in tutto il territorio del Lazio, che dopo i Giochi potranno avere una funzione importantissima».

Ed è proprio in quest’ottica, ma anche in quella di grandi e piccoli eventi, che si lega l’idea dello sport legato al turismo come nuovo modello di sviluppo economico del Lazio. «Mi vengono in mente – conclude Tavani – i percorsi cicloturistici, ed è per questo che le piste ciclabili vanno potenziate in tutta la regione come stiamo facendo». E sullo stadio della Roma regna il silenzio: si tratta di un progetto che incuriosisce, ma è anche un iter amministrativo piuttosto complesso che la Regione dovrà visionare attentamente nei prossimi mesi.

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