“Entro fine 2015 vogliamo organizzare gli Stati generali della Ricerca del Lazio. E” il tempo della svolta. Abbiamo sanato le situazioni debitorie, sono iniziati i bandi di decine di milioni rivolti alle universitá e ai ricercatori. Siamo all’inizio della nuova programmazione europea”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, a margine della presentazione dei progetti vincitori della seconda parte del bando regionale per la ricerca.
Premiati in 32, con un investimento da 6 milioni di euro su 20 totali. La seconda parte del bando – destinata a dipartimenti, istituti e strutture di ricerca va ad aggiungersi alla prima dello scorso aprile, rivolta a università statali, enti pubblici di ricerca (copertura al 100% per 10 milioni) e centri di ricerca privati (copertura fino al 50% per 4 milioni) che ha visto prevalere 18 progetti. Il finanziamento massimo per ogni progetto, per questa seconda tranche, è di 250mila euro, le attività di ricerca dureranno 2 anni e da questi progetti saranno attivati 122 nuovi contratti di lavoro (per un totale di 301 tra prima e seconda tranche del bando) per giovani ricercatori.
Per quel che riguarda gli atenei, 15 sono i progetti che provengono da La Sapienza, 3 dal Cnr, 3 da Tor Vergata, 3 da La Tuscia di Viterbo, 2 dall”Istituto superiore di Sanità, 2 dal Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura, 1 da Roma Tre, 1 da Enea, 1 dall’Università di Cassino e 1 dal Consevatorio di Santa Cecilia. Entro il 31 luglio la Regione pubblicherà inoltre le linee guida della nuova edizione del bando di ricerca per 10 milioni di euro.
Questo bando, ha spiegato invece Smeriglio, “è stato scritto insieme alla comunità scientifica del Lazio. Abbiamo ricevuto oltre 70 contributi scritti. Questo per avere una Regione più aderente alle esigenze del mondo della ricerca. Il nostro obiettivo è il miglioramento della qualità della vita dei cittadini attraverso la valorizzazione dell’attività di ricerca”. Obiettivo della Giunta è quindi “valorizzare proposte progettuali compatibili con le ”smart specializations” del Lazio”, ovvero “bioscienze, cultura, aerospazio, green economy e agrifood”. Infine, “Sono stati premiati i progetti che hanno utilizzato il 60% del budget complessivo per l”attivazione di nuovi contratti finalizzati alla ricerca”.
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