Regione Lazio, riapre la procreazione assistita all’Umberto I

Ha riaperto dopo la ristrutturazione il centro che dal 1983 assiste circa 500 pazienti l'anno

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Taglio del nastro del nuovo Centro di procreazione medicalmente assistita (Pma) del Policlinico Umberto I di Roma. Dopo ampi lavori di ristrutturazione, il Centro che dal 1983 assiste circa 500 pazienti l’anno ha riaperto i battenti, alla presenza del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e del direttore generale del Policlinico Umberto I, Domenico Alessio.

Un’area di 700 mq, climatizzata, e dotata di sala operatoria con tecnologie all’avanguardia; sala per la preparazione e osservazione post trattamento; laboratorio di Seminologia; laboratorio di Embriologia; locale per la crioconservazione del materiale biologico; ampia sala d’attesa e servizi igienici adeguati alle norme vigenti. Obiettivi del Centro Pma, che non pone limiti di età nell’accettazione, sono: arrivare a mille pazienti l’anno; migliorare i risultati clinici, diminuire i costi dei trattamenti e concentrarsi sugli aspetti psicologici della coppia.

Il presidente Zingaretti ha spiegato nel suo intervento i motivi della soddisfazione: “La rete per la procreazione assistita ora è definita e stiamo aprendo i centri. Dopo il Pertini c’è il Sant’Anna oggi finalmente il Pma al Policlinico Umberto I”. E ha annunciato che entro natale dovrebbe aprire anche il centro di Procreazione medicalmente assistita del San Filippo Neri. Una soddisfazione motivata, visto che la Regione Lazio ha attivato la sua rete dopo 11 anni dal varo della legge regionale. “Questo – ha spiegato Zingaretti – vorrà dire finalmente riavviare un centro di importanza internazionale che punta ad accogliere mille casi l’anno. Quello che rischiava di essere un diritto solo sulla carta ora diventa concreto grazie a una offerta pubblica”. E questo per evitare che “il diritto alla maternità” possa diventare “una questione meramente di ”classe”. Se non ci fosse stato l’intervento pubblico del ticket a 500 euro – ha detto Zingaretti – questo intervento privatamente costerebbe fino a dieci volte di più”.

Dal 1983 ad oggi l’età media delle donne che si sono rivolte al Centro Pma è intorno ai 36 anni, con un successo dei casi seguiti che si attesta al 20% (a seconda del fattore età della donna). Quarantacinquemila sono le coppie infertili che sono state accolte al centro dalla sua nascita e 8mila gli interventi di fecondazione in vitro effettuati. La sterilità di coppia attualmente – in un momento in cui il primo concepimento avviene generalmente in età più avanzata rispetto al passato – è intorno al 15/20%. L’incontro di ieri è stato anche l’occasione per Domenico Alessio, direttore generale del Policlinico Umberto I, per commentare l’apertura del nuovo centro e fare il punto sui lavori futuri. “Qui c’era acqua stagnante da molti anni e il policlinico era abbandonato a se stesso. Sono stati messi a disposizione fondi consistenti per la ristrutturazione e con l’aiuto delle istituzioni siamo riusciti a sbloccarli in un momento molto particolare” ha spiegato ai presenti.

Ora che la Regione Lazio ha approvato il progetto di ristrutturazione Alessio ha spiegato che “ci saranno passaggi molto rapidi per la convocazione della conferenza dei servizi, dopodichè potremo tranquillamente passare all’espletamento delle gare d’appalto, con procedura accelerata, altrimenti il policlinico non vedrá mai una ristrutturazione totale. E’ una emergenza della città di Roma, ma dopo 120 anni finalmente vi si mettono le mani”. Sul fronte del giubileo Alessio ha poi assicurato che i lavori si concluderanno per il 30 novembre prossimo in tempo per il grande afflusso di utenza, mentre con le nuova organizzazione l’ospedale oftalmico Eastman, da sempre in piazzale degli Eroi, verrà trasferito all’interno del Policlinico.

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