Regione Lazio, ecco le nuove regole per l’autostrada tirrenica

Il protocollo di intesa sul prolungamento della A12 tra Civitavecchia e Rosignano

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Autostrada A1,

La autostrada tirrenica vaavanti, con regole ben precise per risparmiare e rispettare il più possibile il territorio. Ecco dunque il protocollo regionale per il prolungamento della A12 tra Civitavecchia e Rosignano, che nel tratto laziale interessa i comuni di Civitavecchia in provincia di Roma, Tarquinia e Montalto di Castro in quella di Viterbo. Spiega la Regione Lazio “Allargamento dell’attuale sede stradale ad una sezione di tipo autostradale larga 24 metri, composta da due carreggiate distinte, suddivise da un margine interno di 3 metri: per la realizzazione dell’autostrada Tirrenica A12, Rosignano–Civitavecchia.

Lo prevede il Protocollo d’intesa, approvato dalla giunta della Regione Lazio e condiviso con Ministero delle Infrastrutture e Trasporti MIT, Regione Toscana, Società Autostrade per l’Italia SpA ASPI, Società Autostrada Tirrenica SpA SAT. Per la parte laziale, il Protocollo interessa i lotti 6A (Tarquinia–Civitavecchia) e 6B (Pescia Romana–Tarquinia), facenti parte dell’intervento complessivo scaturito dalla “Legge Obiettivo”.
Mentre per il tratto Pescia Romana–Tarquinia si è in fase di perfezionamento del progetto definitivo, per i 14,6 km da Tarquinia a Civitavecchia Nord si è già al lavoro. L’obiettivo è quello di realizzare un tracciato autostradale sostanzialmente sovrapposto a quello già esistente dell’Aurelia.

Per assicurare la viabilità alternativa, al contempo, si sta realizzando un sistema di ricucitura della viabilità di servizio e, una volta riqualificata, la Strada provinciale Litoranea sarà in grado di garantire il collegamento Nord/Sud per gli utenti che non vogliano utilizzare l’autostrada.
L’area per il pedaggio sarà collocata in località Grottelle, mentre saranno tre gli svincoli previsti: il primo a Tarquinia Sud (al km 5), il secondo al km 8+577 dell’Aurelia SS1Bis e il terzo a Civitavecchia Nord (al km 13+919).
La delibera approvata dalla Giunta, prendendo atto e condividendo il progetto, ha stabilito alcune prescrizioni. In primo luogo, il Concessionario SAT, dovrà esplicitare gli interventi di ottimizzazione del Lotto 6B (Tarquinia – confine di regione), con finalità di contenimento dei costi, che dovranno essere approvati dalla Regione Lazio e potranno riguardare la viabilità complementare, senza penalizzare però la circolazione dei residenti e dei mezzi agricoli. Gli interventi di ottimizzazione dovranno comunque ottenere il nulla osta dei comuni interessati (Montalto di Castro e Tarquinia), con particolare riferimento al traffico locale dei mezzi agricoli e della viabilità complanare all’opera infrastrutturale.

Il protocollo stabilisce, inoltre, che per i residenti del territorio laziale, dovrà essere confermato un regime di pedaggiamento libero, analogo a quello adottato per il territorio toscano, se migliorativo per i cittadini, con particolare riferimento al sistema aperto ed al posizionamento, per la Regione Lazio, di un’unica barriera di esazione alla fine del Lotto 6°. In presenza di ulteriori agevolazioni tariffarie introdotte per il territorio toscano, dovrà essere assicurata per il territorio laziale la medesima esenzione dal pedaggiamento per i mezzi di classe A e B di proprietà dei residenti e delle attività insediate, degli Enti Pubblici nonché per i mezzi di trasporto pubblico locale. Infine, la Regione Lazio dovrà valutare e deliberare in merito all’accettazione o meno di eventuali oneri finanziari, finalizzati al contenimento dei costi e allo sviluppo della progettazione.

“La delibera approvata dalla giunta – dichiara l’assessore regionale alle infrastrutture Fabio Refrigeri – è un ulteriore passo in avanti per le infrastrutture del Lazio. Un atto che definisce con sempre maggiore chiarezza il progetto che la Giunta intende realizzare per migliorare la viabilità regionale e per accelerare i processi di modernizzazione, produttività e lavoro sul territorio. Prendendo atto e condividendo il progetto abbiamo stabilito una serie di prescrizioni che serviranno a contenere i costi e a garantire un regime di pedaggiamento libero per i residenti nel territorio regionale, analogo a quello adottato per il territorio toscano”.

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