L’ospedale Pediatrico Bambino Gesù aderisce all’Obesity Day, giornata nazionale di sensibilizzazione sul tema dell’obesità promossa da Adi (Associazione italiana di Dietetica e Nutrizione clinica) che si terrà sabato 10 ottobre in circa 150 strutture sanitarie in tutta Italia. Per l’occasione sarà allestito un punto informativo presso la sede di San Paolo (Viale di San Paolo Fuori le Mura, 15 – Roma) rivolto a tutti i bambini e ragazzi presenti insieme alle loro famiglie. Si tratta di un presidio multidisciplinare, attivo dalle 9 alle 13, nel quale vari specialisti (dal dietologo al chirurgo) effettueranno consulenze gratuite. In particolare saranno fornite informazioni sul problema dell’obesità e sui percorsi di cura attualmente disponibili presso l’ospedale della Santa Sede: da quelli di tipo diagnostico a quelli di terapia educazionale, fino ai riabilitativi.
Percorsi diagnostici: definiscono il quadro clinico e grazie al pagamento di un unico ticket si possono effettuare esami ematochimici, ecografia, elettrocardiogrammi e visite specialistiche. In casi specifici e dove siano già evidenti complicanze si possono disporre ricoveri in Day Hospital o ricoveri ordinari per approfondire il quadro clinico, qualora questo fosse complicato da steatoepatite (Nash) o da gravi problemi endocrinologici.
Percorsi di terapia educazionale: sono mirati a ridurre il sovrappeso e/o le complicanze metaboliche nei soggetti con obesità complicata, alimentazione selettiva e scarsa risposta alla proposta terapeutica. Questi percorsi modificano i comportamenti alimentari e migliorano lo stile di vita con il coinvolgimento della famiglia.
Percorsi riabilitativi: riguardano condizioni di obesità molto grave o grave complicata, in cui non c’è stata risposta alla proposta terapeutica. Il percorso è definito da un’equipe multidisciplinare con un coordinatore clinico. I pazienti sono indirizzati ad un percorso riabilitativo in regime di Day Hospital o di ricovero ordinario. In casi specifici, decisi dall’equipe multidisciplinare, si può procedere all’intervento chirurgico. In pratica si tratta di interventi in casi estremamente gravi di adolescenti e resistenti all’approccio di terapia educazionale. A livello infantile l’obesità rappresenta un elevato fattore di rischio per lo sviluppo di steatosi epatica, diabete, danni alla retina e cardiopatie. Presso gli ambulatori del Bambino Gesù (nelle sedi di San Paolo e Palidoro) solo nel corso del 2015 sono state effettuate oltre 5mila visite complessive, delle quali 2.500 riguardanti nuovi pazienti. Di recente i ricercatori dell’ospedale della Santa Sede hanno anche pubblicato uno studio sulla rivista italiana Pediatrics circa una correlazione tra obesità infantile e rischio Alzheimer.
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