Regione Lazio, ancora polemica sui conti della sanità

Da via Cristoforo Colombo arriva la smentita sui dati del Cimo Lazio

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Sono ancora la sanità e i suoi conti a scatenare la polemica, nei giorni dell’approvazione di una legge finanziaria che punta il dito sulle regioni e taglia i fondi proprio alla sanità regionale.

L’ATTACCO – L’attacco alla gestione sanitaria della Regione Lazio è arrivato ieri dal Cimo Lazio che ha definito il Lazio “maglia nera per il deficit della sanità regionale”. Secondo il segretario regionale del Cimo Giuseppe Lavra si tratta di “risorse sprecate e investite in modo sbagliato, medici inascoltati e continue inefficienze”. L’accusa arriva dopo la diffusione, la scorsa settimana, dei dati Agenas sul deficit sanitario del 2014, che mostrano come la Regione sia tornata ai livelli del 2011 superando i 700 milioni di euro. “Una cifra spaventosa che supera persino il deficit lasciato in eredità da Renata Polverini, ma che Cimo Lazio si aspettava, avendo espresso già in passato molti dubbi sulla gestione della sanità regionale. Adesso però vogliamo capire come sono state investite le risorse che hanno portato a questo disastro”.

LA REPLICA – Immediata dalla Regione Lazio la risposta per chiarire i termini del confronto: “Nel Lazio non vi è alcun aumento del deficit in sanità – spiega una nota ufficiale di via Cristoforo Colombo – anzi, il Tavolo tecnico interministeriale lo scorso luglio con il consuntivo 2014 ha certificato per la prima volta, un disavanzo al di sotto del 5% del fondo sanitario regionale e cioè pari a 367 milioni. Un dato storico”. La replica della Regione scende nei dettagli, trasformandosi in una vera e propria smentita delle parole del Cimo: “il rapporto dice che il Lazio, per il periodo 2013/2014, ha fatto registrare un decremento dello 0.18% della spesa corrente a fronte di un aumento della media nazionale dello 0.89% – spiega ancora la Regione – In evidenza vi è il tema legato al finanziamento e ai bilanci delle aziende ospedaliere che verrà affrontato con specifici piani di rientro azienda per azienda”. “Pertanto – conclude la Regione – ogni notizia che affermi il contrario è destituita di ogni fondamento. Ma c’è di più: proprio l’Agenas ha reso noto, nei giorni scorsi, l’andamento della spesa sanitaria nelle regioni con un documento visibile on line sul sito dell’Agenzia”.

IL NUOVO POLIAMBULATORIO – Nel frattempo ad approfittare della polemica è stata l’opposizione che ha tuonato contro il presidente Zingaretti parlando di “disastro” e “fallimento”, proprio mentre il presidente inaugurava a Civitavecchia un nuovo poliambulatorio finanziato dalla Regione con 8,3 milioni di euro, con il quale sono stati potenziati e adeguati i sistemi centrali di distribuzione elettrica, la rete idrica e fognaria, gli impianti termici e di condizionamento, il completamento della viabilità interna, e la realizzazione completa del nuovo Servizio Immuno Trasfusionale nell’area ex Rianimazione. All’interno del nuovo Poliambulatorio, saranno erogate le specialità di ginecologia, pneumologia, reumatologia, allergologia, senologia, problematiche legate all’obesità, elettroencefalografia, neurologia, anestesia, epatologia, dermatologia, endocrinologia, neurochirurgia e chirurgia ambulatoriale.

 

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