In attesa dell’agenzia unica per i trasporti la Regione Lazio prende in mano il sistema Metrebus per salvarlo e traghettarlo verso una nuova stagione. “Non solo il sistema Metrebus sarà salvato ma questa sarà l’occasione per un suo rilancio. Non ci sono assolutamente problemi per alcune questioni ventilate, come gli aumenti e i costi maggiori per gli utenti e i pendolari, che da questo punto di vista non hanno nulla da temere”. Tranquillizza così i 540mila pendolari del Lazio l’assessore regionale ai Trasporti, Michele Civita, rispondendo nella sede istituzionale della Pisana all’interrogazione del capogruppo FdI Righini, sul sistema Metrebus.
Dopo la bufera causata dall’annuncio di Trenitalia dell’addio al biglietto unico per la mancata corresponsione di un credito di 47 milioni e le notizie del possibile allontanamento anche di Cotral (per altri 120 milioni non pagati da Atac), la Regione ha preso in mano la situazione dapprima rassicurando i cittadini che rischiavano di vedere raddoppiati i costi e il numero di biglietti per il trasporto locale e poi riallacciando i rapporti tra le aziende. Il primo accordo, raggiunto nei giorni scorsi ha permesso di evitare gli abbandoni di Trenitalia e Cotral: si prevede un piano di rientro dal debito e la cessione del discorso biglietti alla Regione.
“Il nostro obiettivo- ha aggiunto l’assessore Civita è fare in modo che il sistema Metrebus possa espandersi a tal punto da immaginare un biglietto unico. Sarà complicato realizzarlo in pochi mesi ma è un obiettivo su cui sicuramente lavoreremo, integrando, oltre ad Atac, Trenitalia e Cotral anche altri soggetti visto che, tramite l’Unione dei Comuni, andiamo verso bacini più grandi di gestione del Tpl locale dei comuni e quindi anche verso bacini che possono essere più facilmente integrati in un sistema più ampio”. Civita ha sottolineato che “questa iniziativa non è contro Atac e bisognerà tenere conto dei problemi di Atac, alla quale avere avuto la gestione Metrebus in un lungo periodo in cui le risorse sono diminuite ha garantito un flusso cash di risorse che le ha consentito di superare un momento molto difficile, e non per colpa loro”.
Il salvataggio del sistema Metrebus passerà per un nuovo ruolo da protagonista della Regione: “Il sistema va migliorato definendo un piano di rientro dei debiti e affrontando una serie di criticità, ad esempio sull’estensione della rete di vendita dei titoli di viaggio, e va rinnovato verificando la vecchia convenzione che dette vita al consorzio tra aziende Metrebus, che è stata abbondantemente superata dal tempo che è passato. Anche se il consorzio Metrebus è nato da una convenzione tra aziende, il sistema è stato finanziato totalmente da risorse pubbliche, in particolare della Regione, e quello tariffario è di totale competenza della Regione, che prima di decidere deve sentire i Comuni e tenere conto dell’orientamento delle aziende. A questo scopo sono in corso riunioni che ci fanno essere ottimisti sull’esito finale, che non potrà che essere quello di una maggiore responsabilità delle strutture regionali. Noi immaginiamo la futura agenzia unica o in modo intermedio Aremol e Astral, che lavorano su queste materie con un protocollo di intesa, per fare in modo che gradualmente ci sia sempre più una maggiore responsabilita istituzionale, terza rispetto alle aziende – ha concluso Civita – e ci sia un gestore terzo del sistema Metrebus che possa affrontare i nodi e le tematiche ricordate”.
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