Schierato in via Cristoforo Colombo lo stato maggiore della sanità del Lazio per la firma del decreto che dopo 10 anni sblocca il turn over e regolarizza parte dei lavoratori consentendo 1200 nuove assunzioni tra medici, infermieri e tecnici che entreranno in servizio nei ranghi della sanità laziale. La metà del nuovo personale, circa 600 unità, sarà composto da precari come previsto dal decreto ministeriale del marzo 2015.
Il subcommissario alla sanità Giovanni Bissoni ha spiegato che dal 2007 ad oggi sono stati espulsi dal settore circa 8.000 addetti creando seri problemi alle strutture sanitarie che nel frattempo hanno dovuto ricorrere a 3000 contratti a tempo e ad un considerevole aumento delle consulenze. Una situazione che lo sblocco del turn over tende a sanare definitivamente destinando quelle risorse finanziarie a nuove assunzioni. Il coordinatore della cabina di regia sanitaria Alessio D’amato ha spiegato che nel triennio 2016/2018 verrà definitivamente inserito nel sistema sanitario un considerevole numero di professionalità e la metà sarà composta da personale precario che lavora con contratti a tempo determinato fino ad esaurimento del bacino.
Nicola Zingaretti non ha mancato di sottolineare il contributo dei 21 sindacati che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa nello scorso luglio e i cui rappresentati erano presenti in conferenza stampa. «E’ un fatto storico – ha detto il presidente – che permette in modo programmato e comunque sempre all’interno del perimetro di contenimento della spesa tracciato dal piano di rientro, di dare respiro alle Aziende sanitarie e a quelle ospedaliere.» Ma per Zingaretti nel triennio toccherà anche ringiovanire l’età degli addetti alla sanità che oggi hanno una media di 54 anni a testa.
I passi del decreto sono i seguenti: dal 2016, sarà avviata la stabilizzazione di 425 precari che potranno aumentare con la definitiva approvazione di tutte le piante organiche. Ma lo sblocco del turn-over permetterà nel 2016 assunzioni in deroga del 30%, nel 2017 la percentuale salirà al 40% per arrivare, infine, al 50% nel 2018. Questo percorso permetterà l’assunzione di altre 425 persone a tempo indeterminato lasciando forse spazio ad altre ulteriori assunzioni. Le condizioni per il completo sblocco del turn over si verificheranno quando verranno adottati i piani definitivi degli organici collegati agli obiettivi delle aziende sanitarie e ospedaliere.
Ma soprattutto con il rispetto del costo del personale che deve restare l’1.4% in meno di quanto speso nel 2004, mentre ad oggi si registra la punta record dell’8% in meno. Zingaretti ha anche chiarito che «riducendo al minimo fisiologico le consulenze, che attualmente gravano sul bilancio della Regione per un totale di 41 milioni di euro, parte di queste risorse saranno utilizzate per nuove assunzioni.» Con il nuovo decreto si pensa di portare al Tavolo tecnico ministeriale una modifica delle procedure di assunzione passando dalle deroghe in percentuale, alla previsione di un budget per ogni azienda. Ma l’obiettivo a cui sta lavorando l’amministrazione regionale è quello di uscire definitivamente dal commissariamento anche prima del 2018.
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