Regione Lazio, 9 milioni dal recupero del ticket

Il presidente Zingaretti in audizione alla Commissione Affari Sociali della Camera

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Nelle prime cinque settimane di operatività gli incassi dell’operazione di recupero del ticket hanno raggiunto i 9 milioni di euro su circa 90.000 pagamenti. Con queste cifre il presidente Zingaretti si è presentato ieri alla Commissione Affari Sociali della Camera dove ha illustrato i temi caldi della sanità del Lazio con particolare riferimento all’esenzione del ticket: “Di fronte al forte sospetto di anomalie, per la prima volta nel Lazio abbiamo messo a punto un sistema per la verifica sistematica di tutte le attestazioni finalizzate all’esenzione per reddito dalla compartecipazione alla spesa farmaceutica e specialistica presentate dai cittadini, sul periodo 2009-2010.

Alla fine di questo processo è risultato erroneo un totale di 235.000 esenzioni, per una presunta evasione di circa 40 milioni di euro”. Nicola Zingaretti nella sua relazione ha chiarito: “Una volta concluse le verifiche, siamo quindi partiti con l’azione di recupero. Per quanto riguarda le modalità, abbiamo individuato l’avviso bonario quale prima fase del procedimento di recupero, con l’obiettivo di favorire il contraddittorio con il cittadino, consentendo allo stesso di regolarizzare spontaneamente la propria posizione nei 90 giorni di tempo consentiti o di presentare all’amministrazione l’eventuale documentazione per la rideterminazione o l’annullamento della pretesa regionale.

In data 8 ottobre è iniziato il processo di invio degli avvisi ai cittadini ritenuti inadempienti, scaglionato in tre tranche successive” ricordando anche che “nei giorni immediatamente successivi al recapito degli avvisi, si sono venute a creare alcune situazioni di disagio, presso gli sportelli regionali. Mi scuso per questo, ma anche a costo di questi disagi abbiamo fatto un passo in avanti nel rapporto di trasparenza con i cittadini. Difficoltà, in ogni caso, limitate ai primi 10 giorni dell’operazione e oggi completamente superate.

“Con l’azione avviata – ha proseguito Zingaretti – stiamo riportando giustizia tra i cittadini del Lazio e recupereremo risorse che andranno totalmente a finanziare nuovi servizi sociosanitari. Posso già comunicare che stiamo procedendo all’individuazione delle opere a cui destinare le risorse recuperate: finanzieremo progetti ad hoc, fra i quali la nuova ostetricia ginecologia del Policlinico Umberto I, il potenziamento del centro trapianti di cuore dell’ospedale San Camillo, gli interventi nei pronto soccorso delle province del Lazio. Quando le opere saranno pronte e le andremo a inaugurare – ha aggiunto Zingaretti – segnaleremo che sono state finanziate con le risorse recuperate dall’evasione dei ticket.

Oggi molti errori che si sono verificati negli anni passati sul pagamento dei ticket non sarebbero più possibili. Stiamo infatti procedendo con la digitalizzazione dell’intero sistema sanitario”. Il presidente ha poi una delle più importanti novità introdotte nel Lazio per il controllo della spesa medica e l’appropriatezza delle cure, come la ricetta elettronica: “Oggi è una realtà per tutto il Lazio: hanno già aderito, da quando è stata lanciata questa innovazione il 95,5% dei medici di medicina generale e il 99,6% delle farmacie. Da questo dicembre anche i medici delle strutture pubbliche sanitarie della regione Lazio, ospedali e Asl, potranno prescrivere le ricette farmaceutiche in modalita” dematerializzata- ha concluso Zingaretti- in poche settimane, abbiamo già raggiunto un’adesione di circa il 60%. E dal 2016 la ricetta elettronica arriverà anche per la medicina specialistica”.

E ieri dalla Giunta è arrivata un’altra notizia importante: è stato stimato in 36,5 milioni di euro il risparmio atteso dalla fusione delle Asl RmB e Asl RmC . E’ quanto si può leggere nella relazione di Giunta al testo unificato delle proposte di legge per il riordino. Secondo il documento l’impatto economico è così suddiviso: 10 milioni sono imputabili all’omogeneizzazione del trattamento economico del personale facente capo alle due Asl e all’eliminazione delle funzioni duplicate; 20 milioni derivano dalla riduzione dei componenti delle direzioni strategiche e dalla conseguente attuazione delle misure di spending review; 3 milioni dalla riduzione dei contratti di fornitura di beni e servizi e altri 3,5 milioni dalla riduzione dei canoni di locazione in essere.

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