Regione Lazio, una settimana di eventi contro le mafie

Presentata la seconda edizione del meeting "Lazio senza mafie"

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“Nel Lazio le mafie ci sono e fanno affari: noi non vogliamo fare né allarmismi né rimozioni del problema, ma prendere atto della situazione”. Ha esordito così il presidente dell’osservatorio per la sicurezza e la legalità della Regione Lazio Giampiero Cioffredi, presentando insieme al presidente Zingaretti e all’assessore alle politiche sociali e sicurezza Rita Visini la seconda edizione del meeting regionale sulla Legalità “Lazio senza mafie” organizzato in collaborazione con Lazio innova, Progetto Abc e Piccolo Cinema America.

LAZIO SENZA MAFIE

Venti appuntamenti per dialogare con il territorio e ricordare che le mafie si combattono dal basso, suddivisi tra Roma e le province del Lazio. Un cartellone che prevede convegni, dibattiti, iniziative culturali e di sensibilizzazione con al centro la lotta alle diverse forme di criminalità, con in testa la ‘Ndrangheta. Dal 14 al il 21 marzo il meeting della legalità si svolgerà a Roma in 20 location di eccezione in tutta la Regione (da teatri a chiese, da scuola a palestre come l’ex Gil di Montesacro fino all’Auditorio e alla Galleria Alberto Sordi in pieno centro storico a Roma) associazioni, giornalisti, magistrati e rappresentanti delle forze dell’ordine e delle istituzioni impegnati nel contrasto alle mafie.

DAL 14 AL 21 MARZO

“Dobbiamo muoverci perchè per affermare la cultura della legalita” serve un impegno contro le mafie in cui ognuno faccia la sua parte”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, presentando il secondo meeting ”Lazio senza mafie” in programma dal 14 al 21 marzo. “Non siamo al Bar dello Sport, dove si commenta un fenomeno, che sappiamo grave- ha aggiunto- Bisogna capire dove essere utili, e il salto di qualità è sentirsi parte di una sfida”. Secondo Zingaretti le aree di intervento sono due: “La prima è l’aumento degli ”anticorpi” per la Pubblica amministrazione. Questo è un territorio inquinato, a forte presenza diffusa di bande e associazioni criminali. Abbiamo istituito una commissione regionale, abbiamo stipulato un protocollo con l’Anac per gli appalti ed entro aprile invieremo 200 unità di personale regionale per i nostri tribunali.

ZINGARETTI, CIOFFREDI E VISINI

Con l’istituto Jemolo, infine, sta partendo un grande piano antimafia rivolto ai dirigenti dei Comuni, perchà l’azione sia ancora più capillare”. L’altra sfida è capire “come costruire reti, mettersi al servizio, unire gli attori della battaglia per la legalità. Per noi la battaglia per la legalità è anche una battaglia per lo sviluppo e il lavoro. Se la mafia è presente questo evoca un conflitto, e lo Stato deve capire l’importanza di una economia pulita. Per questo tra le priorità della Regione c’è il rilancio dell’economia proprio nelle zone più attenzionate. Ora – ha concluso- è tempo di un impegno civile e culturale”.

20 LOCATION IN TUTTA LA REGIONE

Per l’assessore Rita Visini, che ha recentemente acquisito la delega alla sicurezza e ha incontrato le associazioni antiusura presenti sul territorio quel che “resta essenziale è fare rete tra Magistratura, istituzioni e cittadini”, mentre secondo Cioffredi questa iniziativa porta avanti “un lavoro cominciato all’indomani dell’insediamento della giunta Zingaretti, soprattutto per incoraggiare la nascita di anticorpi di legalità a Roma e nel Lazio. C’è la necessità – ha concluso – di costruire un grande movimento non solo di sostegno a magistratura e forze dell’ordine, ma che lavori per una vera e propria rivoluzione della legalità nelle scuole, nelle istituzioni, nella classe dirigente di questa Regione”.

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