Vogliono essere ascoltati, nonostante sia stato tutto deciso e deliberato con tanto di fondi statali. Nuovo blitz dei comitati per il “No alla Roma-Latina» in Regione dove oggi era in corso la conferenza di presentazione del Ptpr. Le associazioni hanno chiesto la parola per poter illustrare alla platea le ragioni della loro battaglia a favore del Parco Archeologico di Gabii e contro la devastazione della nuova autostrada.
«Nessuno si senta escluso da questa azione di salvaguardia dell’ambiente – dicono dal comitato. A patire le conseguenze di un’autostrada che distruggerà intere aree ancora incontaminate, poste sotto tutela e dedite all’agricoltura non saranno solo i diretti interessati ma tutti i cittadini delle città e paesi attraversati dalla bretella. Non ci stancheremo mai – continuano dal comitato – di indicare soluzioni alternative che ci sono e sono valide ma aimè, fanno guadagnare poco».
Pronta è arrivata la risposta del presidente Nicola Zingaretti che ha spiegato la sua opinione in merito al progetto.
«Io capisco – ha detto il presidente – che la Regione Lazio è l’unica istituzione democratica ancora in piedi, ma è intollerabile che diventi parafulmine di tutto quello che riguarda anche le amministrazioni passate. Sulla Roma-Latina la nostra posizione è chiara – ha proseguito. Io ho detto che avrei preferito una forma diversa di intervento, con una messa in sicurezza, ma verificata con il governo l”impossibilità di usare quei fondi in altro modo, e di fronte alla perdita di stanziamenti sul territorio e ai prevedibili ricorsi, abbiamo provveduto a risolvere tutti i contenziosi relativi a chi mi aveva preceduto e non abbiamo interrotto il procedimento amministrativo. Ora – aggiunge – tutto il nostro impegno sarà verificare la limitazione massima dell’impatto ambientale in un progetto già avviato».