Era il 1 febbraio 2002 quando la gestione della strada della Scafa e relativo ponte passarono dall’Anas all’Astral, società regionale del Lazio, la quale poco dopo ne trasferì la competenza alla Provincia di Roma. Successivamente il 5 marzo 2007 la società Astral ne riacquisì la titolarità di concessionario di quella stessa strada.
LA VIA DELLA SCAFA
La via della Scafa, come noto, ha inizio nei pressi dell’aeroporto di Roma-Fiumicino con una rotonda dalla quale è possibile anche raggiungere l’A91 Roma-Fiumicino. La prima parte di tracciato si sviluppa con un viadotto che permette di attraversare alcuni ostacoli artificiali e naturali, quali il vecchio tracciato della linea ferroviaria Roma–Fiumicino, la via Portuense e il canale di Traiano. Indubbiamente una infrastruttura strategica anche per l’aeroporto, ma che la Regione ha deciso in questi giorni di riconsegnare all’Anas dopo 14 anni.
CORSI E RICORSI POLITICI
Eppure due anni fa il sindaco di Fiumicino Esterino Montino aveva apprezzato la realizzazione su via della Scafa del doppio senso di marcia nel tratto compreso tra via Redipuglia e via di Villa Guglielmi. E la stessa Michela Califano allora consigliera di quel Comune e oggi con la stessa carica, ma nel consiglio della Città Metropolitana di Roma, affermava: «Due anni scellerati durante i quali una parte di Fiumicino era rimasta tagliata fuori con danni incalcolabili per le attività commerciali e paralisi della viabilità. L’avevamo promesso in campagna elettorale. Lo avevamo messo tra i primi punti in agenda. Impegno mantenuto». Non solo, ma nell’ottobre dello scorso anno il sindaco Montino, che si ricorda essere stato per sei mesi presidente della Regione dopo le dimissioni di Marrazzo, aveva dato mandato agli uffici tecnici del suo assessorato ai Lavori Pubblici di lavorare a una soluzione per il raddoppio del ponte della Scafa, atteso da anni. Il progetto, di cui non si conosce l’esito, prevedeva un allargamento del ponte, mentre la via dell’Aeroporto, ora larga dieci metri, avrebbe dovuto raggiungere i quattordici metri. «La novità sostanziale sta nell’eliminazione degli innesti su via dell’Aeroporto – spiegava l’assessore ai Lavori Pubblici di Fiumicino Angelo Caroccia – In questo senso è prevista la realizzazione di una nuova rotatoria in prossimità di via Monte Nozzolo da dove sarà possibile accedere nelle arterie utilizzate per raggiungere la città. Un’altra rotatoria verrà realizzata in prossimità di via Trincea delle Frasche. Lì verranno eliminati gli attraversamenti e verrà costruito un viadotto sopra al quale passerà via dell’Aeroporto. In questo modo il traffico locale, che scorrerà sotto, non andrà a rallentare la marcia dei veicoli da e per il ponte della Scafa». Il progetto del comune di Fiumicino aveva avuto il totale appoggio della società Aeroporti di Roma, del Comune di Roma e anche della Soprintendenza. Mancava solo l’approvazione definitiva del progetto e l’apertura degli agognati cantieri. Ma pare che nel frattempo sia stato lo stesso Montino a premere sull’assessore regionale competente Fabio Refrigeri per il passaggio di tutta la via della Scafa all’Anas, ovviamente a scapito di Astral che si vede privare di un asse strategico. Corsi e ricorsi, si potrebbe dire, anche se quello che conta alla fine è migliorare la viabilità di un asse strategico per lo stesso aeroporto. Montino sarà sicuramente felice, l’Astral un po’ meno.