Elezioni Regionali, consiglieri a caccia della riconferma. Molti sindaci puntano su Pirozzi

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Mentre la politica è in attesa dell’esito delle elezioni siciliani Pd, Fi, Lega e frattaglie varie stanno preparando una legge elettorale che dopo l’incerto esito della competizione elettorale, favorisca le coalizioni. Meglio che niente, dicono i commentatori di sistema, ma nel frattempo si incazzano i grillini e gli scissionisti del Pd che anche grazie ai tentennamenti di Pisapia, si vedono penalizzati. 
Se in Sicilia la lista alla sinistra dei democratici potrebbe contribuire a relegare il partito di Renzi al terzo posto dopo Musumeci (CD) e Cancellieri (5stelle) le cose potrebbero andare peggio a Ostia con una quarta posizione dopo la candidata grillina, quella del centro destra e del prete Di Donno. 
D’altra parte non è che il Pd a Ostia si sia granché sciupato scegliendo un candidato, De Luca, abbastanza attempato e con circa 20 anni di assidua presenza nell’aula del consiglio capitolino. Decisione per il ‘nuovo’ che non avanza che ha bloccato le velleità dei seguaci di Zingaretti propensi a sostenere Di Donno.
Eppure, nell’apparente attesa del fatidico 5 novembre, un lavorio più sotterraneo ma capillare si va svolgendo per le regionali di marzo (forse) insieme alle elezioni politiche. 
Andiamo per ordine.
Nicola Zingaretti parrebbe favorito per il secondo mandato (primo esempio per il Lazio) contro la 5 stelle on. Lombardi e un centro destra ancora in cerca d’autore. Eppure, a bocce non ancora non tutte ferme, i consiglieri della Pisana si danno già un gran da fare per rioccupare la confortevole poltrona. 
Passi per i 5 Stelle che nonostante la fronda del consigliere Barillari e del sindaco di Pomezia Fucci per contrastare la candidatura della Lombardi con quella della consigliera Corrado che piace molto anche alla Raggi, la ricca poltroncina dovrebbero pur salvarsela soprattutto se i 5stelle dovessero vincere la partita. 
Un po più complicata è la questione per quelli del Pd alle prese con la riforma di una legge elettorale regionale che al più vedrà passare la parità di genere mentre per il cosiddetto ‘listino’ del presidente eletto non c’è nemmeno da parlarne.
Attualmente la maggioranza di centro sinistra conta 28 consiglieri di cui 2 eletti nel listino, in caso di sconfitta alla opposizione rimarrebbero solo 20 consiglieri da spartirsi fra tutti i partiti della minoranza. Intimoriti da questa prospettiva numerosi consiglieri della attuale maggioranza avrebbero già avviato una campagna elettorale in proprio tanto che qualcuno avrebbe già individuato la sede operativa del proprio comitato elettorale. Insomma sopravvive chi avrà più preferenze di qui l’attività, (sotterranea appunto) di molti in barba a quelle che saranno le decisioni del partito. Si sa mai.
E veniamo al centro destra. Qui i capi bastone si agitano, soprattutto quelli di Forza Italia del frusinate, ma non solo, che affidano le loro sorti al potente presidente del parlamento europeo Antonio Tajani. Per cui sulla stampa locale è un continuo fiorire dei nomi di candidati di FI alla presidenza, oggi il consigliere Abruzzese, domani il sindaco di Frosinone Ottaviani, sino ai nomi più oscuri ma che contano su un loro il loro pacchetto di preferenze. 
Alla fine di questa fiera , ogni decisione sulla candidatura dei Fratelli della Meloni e dei Forzisti, viene rinviata a dopo alle elezioni siciliane, che se l’ex aennino Musumeci vincesse Giorgia Meloni qualche sorcio verde lo farebbe vedere anche al ‘moderato’ Tajani.
Eppure i problemi paiono non finire qui perché su tutti aleggia l’ombra di Pirozzi e di una sua lista civica, soprattutto se si rivelasse fondata la notizia che decine di sindaci in tutto il Lazio si stanno dando da fare per sostenere la sua candidatura. Con un sistema di organizzazione del consenso che spiazza le segreterie dei partiti, evita trattative e compromessi (e promesse) sulla formazione delle liste che non pare siano congeniali al carattere del sindaco di Amatrice.
Quanto al fatale annuncio della sua discesa in campo per ora si viaggia nelle nebbie tanto che qualche commentatore prevede che avverrà nel corso della presentazione del suo libro il 24 ottobre, ma ricordiamo che spesso dietro alle nebbie, una volta diradate, si manifestano paesaggi impensati. 
Giuliano Longo

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