Cotral Lazio, la Cgil: anomalie nelle graduatorie del concorso

La denuncia dei sindacati: un sistema complesso e punteggi troppo alti per alcuni candidati

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In ballo ci sono 10.742 persone che concorrono per 257 posti. Serviranno per integrare il personale Cotral e verranno assegnati nei prossimi mesi. Le graduatorie provvisorie sono state pubblicate il 22 novembre scorso per il bando emesso dalla società della Regione Lazio che si occupa dei trasporti all’interno della regione. Elevatissimo il numero di partecipanti, tutti in corsa per conquistare un contratto a tempo indeterminato. Ed è già polemica sulle modalità di selezione dei partecipanti, scelti attraverso un sistema informatico.

La denuncia sulle presunte anomalie in alcune delle graduatorie provvisorie pubblicate, riguardanti in particolare i punteggi troppi alti che sarebbero stati raggiunti da alcuni dei partecipanti, viene dalla Filt Cgil di Roma e Lazio. «Come fa qualcuno ad avere punteggi così alti? Eppure i conti sono semplici- spiega, all’agenzia Dire, Gianluca Frateschi della Filt Cgil di Roma e Lazio- Il bando, chiamiamolo così per comodità, dice che si possono ottenere 2 punti ogni anno di anzianità del cqc (certificato di qualifica del conducente) o del cap (certificato di abilitazione professionale), oppure un punto aggiuntivo ogni 182 giorni di lavoro. Dati questi criteri, allora, il punteggio massimo che si può raggiungere è di 42 punti, mentre ce ne sono alcuni che si piazzano tra 60 e 70. Allora provo a fare un esempio: se un uomo di 39 anni ha preso il cqc a 21 anni, oggi può avere 38 punti, oppure al massimo raggiungerne 42 grazie a mobilità o disoccupazione».

«E invece- denuncia Frateschi- ci siamo resi conto, leggendo le graduatorie pubblicate, che qualcuno in qualche bacino ha più di 60 o 70 punti. Com’è possibile? Vorrebbe dire che o ha preso il cqc a 14 anni, ed è ovviamente impossibile, oppure che il sistema informatico di selezione dei candidati non dia quelle garanzie che ci aspettiamo da un’azienda seria. Cotral, peraltro, non si è voluta affidare ad alcun altro modo di selezione e non ha neppure mai voluto parlare alle organizzazioni sindacali delle procedure che potessero garantire una selezione più attenta alla disoccupazione».

«Oggi- prosegue- Cotral ha delle scadenze importanti e soprattutto un’esigenza seria, che è quella di assumere nuovo personale: ci sono infatti 600 autisti in meno e la situazione non è più tollerabile. Anche per questo, allora, la procedura di selezione, oltre che meno macchinosa, sarebbe dovuta essere più veloce e snella, per offrire quanto prima una soluzione occupazionale». Ma non è finita qui. Secondo Frateschi, se da un lato molti dei candidati avrebbero sbagliato, inserendo erroneamente nel sistema informatico Cotral la data del rinnovo del cqc, dall’altro l’azienda, pur accorgendosi di questa anomalia, non avrebbe fatto nulla per migliorare la situazione. «Cotral- prosegue- ha richiamato alcuni candidati facendogli notare che avevano commesso questo errore, e ha anche resettato la loro domanda e permesso di rifarla con la data giusta. Questo è quello che è successo in una prima fase. Ma poi- sottolinea- quando l’azienda si è accorta che la situazione non era più giostrabile per la mole di lavoro, avendo ricevuto oltre 10.000 domande, ha dato la possibilità di fare ricorso e di resettare le domande, ma solo a chi aveva sbagliato il codice fiscale.

A tutti gli altri, invece, con un comunicato pubblicato sul sito ha annunciato che dovevano attendere il ricorso». Insomma, conclude Frateschi, «molti dei candidati non hanno più potuto correggere la loro posizione e quel sistema informatico, nei tempi, nei modi e nelle garanzie, qualche problema l’ha creato. Adesso sono in tanti quelli che dovranno aspettare l’uscita di questa prima graduatoria per fare ricorso. Non indicherei quindi il lavoratore che ha sbagliato, piuttosto denuncerei una procedura informatizzata che pensava di essere al passo con i tempi e invece non ha funzionato affatto bene».

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