Atac, privatizzazione? Ma chi se l’accatta?

Venerdì a Roma alle 17 partirà un corteo dal Colosseo per arrivare a piazza del Campidoglio

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Atac, privatizzazione? Ma chi se l'accatta?

Non c’è pace per le strade di Roma. Venerdì alle 17 manifesteranno le Unioni Sindacali di Base con gli autisti di Atac. Con loro la sigla Cambia-menti m410 degli autisti Atac e capeggiati dalla leader Micaela Quintavalle. ”Prima i lavoratori, prima i cittadini, prima i beni comuni, queste sono le priorità” lo slogan con il quale partirà il corteo dal Colosseo per arrivare a piazza del Campidoglio.

La mobilitazione vuole ribadire il no all’eventuale privatizzazione di Atac adombrata (cita correlato) nell’emendamento alla legge finanziaria proposto in commissione Senato da Linda Lanzillotta, Grillini e Pd che sta suscitando la protesta trasversale di tutti i partiti romani. L’emendamento prevede la possibilità  di cedere ai privati quote delle società municipalizzate in difficoltà. La signorina Quintavalle come noto  guida la protesta di un migliaio di autisti Atac che si astengono dagli straordinari e applicano alla lettera i regolamenti sul trasporto creando rallentamenti e difficoltà al trasporto pubblico. Ma oggi ha preso distanza dall’Usb affermando  «noi non abbiamo organizzato nulla ma porteremo solo il nostro sostegno».

Un prendere le distanze da una sigla sindacale già presente in Atac fra le numerose altre e che diverrebbe obiettivamente un competitor se il “movimento” della Quintavalle si trasformasse in un sindacato vero e proprio. Il tram-busto su Atac sembra montare nonostante pochi giorni fa l’assessore ai trasporti Improta avesse assicurato che un’azienda così malmessa e soffocata dai debiti non se la accatta nessuno. Comunque meglio mettere le mani avanti a meno che l’azienda di Tpl non fallisca di suo.

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