Mobilità per 300 dipendenti Atac

Tagli nel settore amministrativo. Improta dice no ala privatizzazione e alle targhe alterne

0
391

Oltre 300 amministrativi di Atac (312), Atac Patrimonio (8) e Ogr (3) strutturalmente in esubero messi in mobilità. Non per essere licenziati, ma per andare a svolgere i compiti “piu” utili per le aziende e per la citta”” di controllori sui bus e vigilantes nelle stazioni delle metropolitane. Le comunicazioni sono partite stamattina dai rispettivi amministratori delle societa”, che hanno avvertito contestualmente anche i sindacati dei lavoratori.

TAGLI AGLI AMMINISTRATIVI – «In Atac ci sono 1.190 amministrativi piu” altri 248 di staff, ed e” notizia di oggi che sono partite oltre 300 richieste di mobilità», ha detto l”assessore alla Mobilita” di Roma Capitale, Guido Improta, intervenendo ai microfoni di Radio Radio. Sottolineando che «non vogliamo licenziare nessuno ma, considerando che il decreto Salva Roma prefigura anche una mobilita” interaziendale, io mi accontenterei che queste persone accettassero di cambiare lavoro rimanendo comunque in Atac, perche” abbiamo bisogno di maggiore controllo sui bus e vigilanza nelle stazioni della metro”. “All”azienda- ha concluso Improta- conviene che queste persone possano svolgere attivita” diverse dal mero lavoro amministrativo, che e” necessario e importante ma l”organico attuale e” ipertrofico, troppo pieno di queste figure».

NO ALLA PRIVATIZZAZIONE– “Una gara per la privatizzazione di Atac avrebbe bisogno di una pubblica amministrazione in grado di garantire il corrispettivo del contratto per un certo numero di anni, cosa che nessuna amministrazione e” in grado di assicurare in questo momento. Le gare fatte a Torino piuttosto che a Parma, che sono comunque in condizioni diverse, sono andate deserte, quindi sgomberiamo il campo da opzioni che non possono essere attuate. Ci sono altre vie per rendere piu” efficace il tpl”. Cosi” l”assessore ai Trasporti di Roma Capitale, Guido Improta, intervenendo ai microfoni di Radio Radio.

IL DILEMMA DELLE TARGHE ALTERNE – «Le targhe alterne a Roma non servono per combattere l’inquinamento». Lo ha detto questa mattina l’assessore ai trasporti Guido Improta nel corso di una intervista concessa a una  radio privata. La soluzione è nota, ridurre il traffico privato a favore del trasporto pubblico e fornendo delle alternative di trasporto, come il car sharing che pare stia dando ottimi risultati con le 1.000 smarrì messe a disposizione per tale servizio.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI CINQUE QUOTIDIANO

[wpmlsubscribe list=”9″]

È SUCCESSO OGGI...