Nuova fiera, stipendi dimezzati ai dipendenti. Dirigenti intoccabili

I salari di solidarietà arriveranno a 700 euro per i 75 dipendenti rimasti dopo una pesante spending review. Nessun sacrificio per i vertici

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La nuova fiera di Roma doveva essere nelle intenzioni di Veltroni il fiore all’occhiello dello sviluppo economico della Capitale, poi la crisi e probabili errori di gestione ne hanno segnato il declino come ha recentemente ammesso il direttore generale della stessa Fiera Fausto Murdolo nel corso di una audizione in commissione consiliare in Campidoglio. «Fiera di Roma in questi 7 anni di apertura del nuovo polo non è mai decollata» ha ammesso, ma «fino al 2010 sono stati fatturati 40 milioni e si è raggiunto il pareggio di bilancio, poi la crisi si è fatta sentire e si è deciso di effettuare una drastica politica di spending review».

DRASTICA RIDUZIONE DEL PERSONALE – All’inizio il personale era di 93 dipendenti che nel 2013 sono scesi a 75. «Nessun rinnovo dei contratti a progetto o a termine e le posizioni libere non sono state più occupate». Ridiscussi anche «i contratti di fornitura dei servizi fieristici con un risparmio fino al 45%. Il fatturato di Fiera di Roma nel 2013 è stato di 23 milioni». Sin qui Murdolo, ma c’è chi parla di una gestione criticabile che ha portato a bilanci sempre in perdita e fatturati ben al di sotto delle aspettative con un crollo dal 2010 al 2014 del 53% e debiti fino al collo, con 14 padiglioni di cui 10 utilizzabili ma sempre in manutenzione e 4 fuori uso a causa di cedimenti strutturali. Fatto sta che ora Investimenti spa ex Fiera di Rma partecipata al 58% dalla camera di Commercio a quasi il 22% dal Campidoglio e al 10% dalla Regione, ha deciso di mettere in “solidarietà” i dipendenti.

COLPITI SOLO I PIÚ DEBOLI – Ma lo fa con una logica che appare decisamente discriminatoria dei più deboli, in difesa dei vertici e a scapito dei lavoratori. Infatti i 75 dipendenti si vedranno dimezzare lo stipendio a causa della riduzione del 50% delle ore di lavoro arrivando a salari netti sotto i 700 euro e quindi al limite della sopravvivenza. Invece, e qui sta la lobby, i dipendenti con livello di quadro, che hanno ovviamente stipendi molto più alti, avranno solo una riduzione del 10% fra questi alcuni sindacalisti. Ma il fatto più eclatante è che gli stipendi e i benefits dei dirigenti non verranno toccati. I sacrifici, anche devastanti debbono ricadere sempre in basso anche se la responsabilità del disastro potrebbe imputarsi ai vertici.

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