Uno sciopero della Polizia locale di Roma Capitale nella prima decade di giugno per protestare contro l’ipotesi del taglio delle indennità e il mancato rispetto degli accordi presi con l’amministrazione comunale. Ad annunciarlo all’agenzia Dire è il presidente nazionale dell’Ospol, Luigi Marucci, interpellato al termine della manifestazione di stamattina in Campidoglio dei dipendenti comunali, a cui hanno preso parte anche numerosi vigili.
UNA PROTESTA A PARTE PER I VIGILI – Anche se, ha spiegato Marucci, «noi ci dissociamo dalle lotte degli impiegati comunali e andremo avanti camminando da soli come Polizia municipale perché abbiamo uno status differente, lavoriamo notte, giorno e festivi e facciamo un mestiere rischioso, pericoloso e con alto tasso di mortalità, quindi corrisponderci le indennità è un atto dovuto». E anche per questo «vogliamo un tavolo di trattativa diverso e dedicato». «I primi di giugno faremo perciò sicuramente uno sciopero di categoria della Polizia locale», ha detto il presidente dell’Ospol, con cui i caschi bianchi difenderanno le indennità percepite: «Se l’amministrazione comunale ci toglierà l’indennità di disagio e le altre che vengono corrisposte agli agenti la metteremo in mora- ha spiegato Marucci- e in tal caso faremo tutte le vertenze necessarie per ripristinare l’indennità di Polizia che ci era concessa tramite la legge 65/1986 e poi è stata cancellata e sostituita con quelle attuali, anche perché noi siamo più vicini e somiglianti alla Polizia di Stato che agli impiegati comunali».
PROTESTA SULL’ACCORDO DEL 6 MARZO – Con lo sciopero di inizio giugno «rivendicheremo anche l’accordo del 6 marzo firmato dall’amministrazione ma mai attuato e che prevedeva l’assicurazione per l”arma, quella contro le aggressioni e la fornitura degli strumenti di autotutela, come lo sfollagente. Se Clemente e Matarazzo, che avevano firmato rispettivamente per il Corpo e per il sindaco, non daranno attuazione all’intesa- ha concluso Marucci- noi intraprenderemo tutte le forme anche a livello legale per la mancata applicazione di un accordo firmato». E stamattina in piazza oltre ai vigili dell’Ospol, c’erano anche i colleghi dell’Arvu che rappresenta 6.000 vigili su 6200 e che senza mezzi termini hanno chiesto a Marino di dimettersi da sindaco.
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