Le segreterie nazionali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater, Libersind Conf Sal e Usigrai indicono una giornata di sciopero con manifestazione a Roma per tutti i dipendenti del gruppo RAI per il giorno 11 giugno contro il taglio di 150 milioni previsto dal Dl. 66/2014, che mostra evidenti profili di incostituzionalita”.
I MOTIVI DELLA PROTESTA – “Un taglio drastico- spiegano in una nota- che non colpisce gli sprechi ma i posti di lavoro, creando le condizioni per lo smantellamento delle sedi regionali e ancor peggio per la svendita di RaiWay alla vigilia del 2016 (data in cui dovra” essere rinnovata la concessione per il servizio pubblico), lasciando intravedere inquietanti ritorni a un passato fatto di conflitti di interessi e invasione di campo dei partiti e dei Governi. Indicare in Raiway e nelle sedi regionali i luoghi verso cui operare vendite o riduzioni significa infatti far morire la Rai e compromettere seriamente il rinnovo della concessione per il servizio pubblico”.
TUTTI CONTRO RENZI – Per i sindacati “il dibattito sul fatto che in tempi di crisi anche la Rai ”deve contribuire al risanamento del paese” risulta infatti affascinante quanto fuorviante, perche” nasconde, dietro un”affermazione condivisibile, un”operazione poco trasparente, che rischia di mettere in ginocchio il servizio pubblico e la tenuta occupazionale nella piu” grande azienda culturale del paese. Altro tema, lo abbiamo gia” detto, e” quello della discussione su come ridurre gli sprechi e riformare la piu” grande azienda culturale del paese, rispetto al quale i sindacati sono come sempre disponibili al confronto. Un confronto che non puo” avvenire se il campo non verra” sgombrato dall”idea che la rete possa essere usata per fare cassa”.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI CINQUE QUOTIDIANO
[wpmlsubscribe list=”9″]