Atac, boom di malattie e permessi nel giorno dello sciopero

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Sciopero, disagi e alto tasso di assenze nella giornata del Natale di Roma. E’ una capitale che soffre e tanto quella che, come recita una nota di Atac, “In coincidenza con la giornata di sciopero” costringe l’azienda dei trasporti pubblici romani a rilevare “un notevole aumento dei casi di malattia denunciata a inizio servizio e di richieste di utilizzo di permessi, in particolare sulla linea B della metropolitana dove risultano scoperti il triplo dei turni rispetto alla media”.

Qualcosa che non somiglia tanto a una malattia improvvisa ma a una ulteriore forma di protesta nei confronti dell’azienda, in spregio ai diritti dei cittadini. Di fronte a comportamenti che balzano all’occhio per la loro macroscopicità “L’azienda si è attivata immediatamente per inviare visite fiscali a domicilio e verificare la legittimità di accesso ai permessi richiesti. Al contempo ha inviato tutte le risorse disponibili sul territorio, a cominciare dai dirigenti, a supporto delle attività di esercizio”.

L’AZIENDA

Atac ha stigmatizzato l’atteggiamento di molti suoi dipendenti facendo notare che “Il grado di assenteismo rilevato, al di là delle adesioni allo sciopero, rischia di prolungare i tempi di riapertura delle linee al momento chiuse per sciopero, oltre l’orario di ripresa del servizio per le ore 12.30, disposto dall’ordinanza prefettizia”.

I SINDACATI

Anche i sindacati hanno sottolineato l’alta partecipazione del personale anche se con toni diversi: “Grande adesione allo sciopero di quattro ore indetto per questa mattina in Atac da Usb, Faisa Confail, Or.Sa., Sul e Utl: oltre il 70% nei mezzi di superficie, metro A, B e C chiuse, un solo treno viaggiante sulla Roma-Lido, Roma-Viterbo fortemente rallentata” dice Michele Frullo di Usb Lavoro Privato.

LE RIVENDICAZIONI

“I lavoratori oggi hanno dimostrato di voler respingere l’accordo del 17 luglio, che li penalizza fortemente sul piano economico e dei diritti, aumentando i carichi di lavoro e diminuendo la sicurezza, e ribadiscono così di voler esprimersi con il referendum. In Atac c’è un problema di democrazia questo stravolgimento della contrattazione di secondo livello non può essere deciso da azienda e Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, ignorando la volontà dei lavoratori. Vista la compattezza dello sciopero di oggi, continueremo nella mobilitazione in Atac, per difendere tutti i nostri diritti incluso il diritto di sciopero, sempre più sotto attacco anche da parte delle istituzioni”.

DISAGI CONTINUI

Ma questo non è l’unico dei problemi che attanaglia la municipalizzata del Comune: stamattina, intorno alle 9.30, il portello posteriore di un bus in servizio sulla linea 30, per ragioni ancora da determinare, si è staccato mentre la vettura era in transito lungo la via Cristoforo Colombo, all’altezza di Viale Europa. L’incidente non ha provocato conseguenze per le persone. Atac ha comunicato in una nota di aver “immediatamente avviato un’indagine interna per definire le ragioni dell’accaduto, individuare le responsabilità e procedere senza indugio ad adottare i provvedimenti, anche disciplinari, del caso”.

Francesco Unali

 

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